Roma
Renzi: "Roma al voto a primavera". "Super squadra per il commissario"
La minoranza del Pd si prende l'ennesimo schiaffio in pieno volto. Nessun rinvio delle elezioni, come invece avevano fatto trapelare ieri alcuni senatori Pd, paventado l'ipotesi di un commissariamneto lungo costruito ad hoc sull'alibi del Giubileo. Secondo la regola che le bugie hanno le gambe corte e la creatività in politica paga poco, Matteo Renzi mette fine ai sogni di chi voleva guadagnare tempo per recuperare consensi.
Ai microfoni della radio Rtl, il premier parla chiaro: "Perche' nel 2017? Si vota quando prescrive la legge, se il sindaco Marino conferma le dimissioni, parte il commissario prefettizio e si vota con gli altri comuni che vanno al voto, a fine maggio-giugno 2016. "Bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale per aspettare la fine del Giubileo, ad oggi non lo vedo. Mi sembra che sia giusto ridare la parola ai cittadini, senza troppi giri intorno".
Poi è entrato nel merito del commissariamento: "Stiamo preparando, proprio per evitare contraccolpi delle dimissioni dell'amministrazione comunale, una bella squadra, non diro' un dream team ma insomma una squadra tosta per lavorare su quest'anno del Giubileo" Su chi sarà a capo del 'dream team' a Roma, la replica è con una citazione di Lucio Battisti: "Lo scopriremo solo vivendo", per poi aggiungere: "Il Giubileo deve essere un'occasione perché una bella squadrettina possa dare una bella ripulita a Roma, poi i romani sceglieranno chi vogliono per fare il sindaco".
Sull'ossessione mediatica dei sindaci, il premier dà una tirata d'orecchie: "Sappiamo che ci sarà tanta gente che verrà a Roma, io punterei a rimettere a posto la metropolitana, i mezzi pubblici, le strade, perché è su questo che giudicano i sindaci, non da quanto vanno in tv".
Infine, il profilo del prossimo cittadino: "Sindaco manager? E' una cosa che funziona molto nell'immaginario. Io penso che il sindaco debba avere delle caratteristiche manageriali, che debba far funzionare le cose, che non possa permettere che nell'azienda dei trasporti si assumano cubiste e sindacalisti, come avvenuto in passato con altre amministrazioni, non con quella di Marino a Roma. Quindi deve avere un piglio manageriale ma il sindaco è innanzitutto l'anima della comunità. L'immagine del manager - ha continuato Renzi - mi convince fino ad un certo punto. Un sindaco deve essere anche manager ma innanzitutto un politico, uno che sente su di sè i problemi della citta', che non e' estraneo che ha un'anima, che si emoziona. Poi ci sono anche manager bravissimi che si emozionano. Ma se mi chiede quale è la prima definizione di sindaco non dico manager ma custode dei sogni di una comunità".