Ricercatori e tecnici dell'Ispra sul tetto contro i licenziamenti dei precari
I lavoratori di ruolo: “Rimarremo senza personale specializzato”
Al quarantesimo giorno di occupazione, i ricercatori e i tecnici dell'Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – sono tornati sul tetto dei laboratori di Castel Romano a manifestare.
I lavoratori hanno minacciato gesti estremi perché per 35 dei 93 dipendenti precari totali venerdì è l'ultimo giorno di lavoro.
Insieme a loro, sono saliti sul tetto della struttura anche i lavoratori di ruolo che si sono schierati dalla parte dei colleghi e hanno sottolineato che coi licenziamenti i laboratori resteranno senza personale altamente specializzato. Insieme chiedono che il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenga con provvedimenti economici urgenti per consentire il pareggio di bilancio. L'Ispra si è infatti ritrovato con 13 milioni in meno a causa dei tagli alla spesa pubblica e si è visto costretto a un licenziamento di massa dei precari.
I laboratori dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sono dislocati sul tutto il territorio nazionale e si trovano a Roma, Milazzo, Ozzano, Chioggia e Livorno. “Siamo pronti allo sciopero ad oltranza” hanno dichiarato tecnici e ricercatori. Nel pomeriggio di venerdì i sindacati e il ministero si incontrano per tentare una conciliazione.