Roma

Riceve un cuore malato: morto al San Camillo a 48 ore dal trapianto

I medici dell'ospedale romano: "Il cuore era perfetto, ci sono state complicanze"

La vittima aveva 61 anni e aspettava da tempo che dall'ospedale lo chiamassero per avvisarlo che c'era la disponibilità di un trapianto di cuore. Dopo l'operazione, la tragedia: il degente è morto a 48 ore dall'operazione chirurgica al San Camillo di Roma. I medici: "Sono state dette falsità, l'organo impiantato era sano".

 

Il cuore arrivava da Milano e secondo la relazione del medico legale apparteneva a un cardiopatico. I medici del San Camillo non sono riusciti a fare nulla per salvare il paziente dopo l'arresto cardiaco, ma intervenendo con una conferenza stampa hanno sottolineato che non ci sono state irregolarità: "Il cuore del donatore era perfetto". Secondo i dottori dell'ospedale romano, il decesso sarebbe avvenuto a causa delle complicanze che possono seguire il trapianto. L'uomo che ha subito l'intervento, inoltre, era un "paziente critico" essendo affetto da diabete ed essendo stato ricoverato più volte per scompensi cardiaci gravi.

"Era un organo perfettamente sano, rispondente a tutti i parametri per un trapianto" ha dichiarato Francesco Musumeci, responsabile trapianti e responsabile della Cardiochirurgia del San Camillo.

La procura capitolina, però, non è d'accordo con quanto sostenuto dai medici romani. Gli esiti della consulenza del medico legale hanno infatti riportato una mancanza di idoneità del cuore ad essere trapiantato in un paziente di oltre 60 anni. L'ipotesi sostenuta dagli inquirenti romani è che il decesso dell'uomo possa essere dovuto a un errore dell'equipe medica milanese che aveva ritenuto l'organo compatibile con il paziente in lista di attesa. Il fascicolo è stato trasmesso da alcune settimane alla Procura di Milano.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin era intervenuta nella mattina a Radio Capital commentando la vicenda: “È gravissimo per un sistema d'avanguardia come il nostro. Facciamo trapianti in tutto il mondo, siamo leader. Attiveremo le procedure. È tragico e inaccettabile, agiremo di conseguenza", ha dichiarato.