Roma
Richiesta interrogazione alla Raggi sullo sgombero del Camping River
Il capogruppo del Pd di Roma Pelonzi contro il piano rom del sindaco pentastellato
Il capogruppo del Pd Capitolino, Antongiulio Pelonzi, si scaglia contro il piano rom del comune di Roma.
“Il Campidoglio senza trovare una valida alternativa ai residenti del Camping River ha dato il via alla distruzione dei container, lasciando senza un tetto uomini, donne e bambini” dichiara Pelonzi in una nota, sottolineando come non siano stati rispettati i fondamentali diritti umani delle persone.
Il Pd si esprime favorevole al superamento dei campi nomadi ma non in questi termini disumani: “Le procedure adottate in questi giorni sono brutali e non danno alcuna soluzione ai residenti, anzi ne aggravano le condizioni e creano una emergenza denunciata anche dai cittadini dei quartieri limitrofi - prosegue Pelonzi - L'unico cambiamento registrato è il ritiro dall'area del comune che in questo modo ha reso l'insediamento delle persone ancora presenti del tutto abusivo. A venir meno sono state anche la tutela e il supporto alle persone in condizione di fragilità e di vulnerabilità”.
Pelonzi, disapprovando totalmente il piano Rom della Raggi, ha poi continuato: “Il piano Rom di Roma capitale è un capolavoro di ipocrisia e di sperpero di fondi. Circa 8 milioni di cui non si ha più traccia sarebbero stati spesi per l'inclusione sociale delle famiglie rom, che invece subiscono uno sgombero forzato senza precedenti. I moduli abitativi di proprietà di Roma capitale vengono liberati con la forza, distrutti e portati via. Strutture costate circa 20 mila euro rese inutilizzabili dall'intervento del comune senza alternative di assistenza e senza altre sistemazioni a disposizione per i residenti che ore si trovano su quel terreno privato senza più un tetto. L'unica chiusura eseguita in questi giorni è il rapporto tra l’amministrazione capitolina e l’area del camping River. Rimane il campo nomadi, rimangono le persone, sparisce il Comune, spariscono le utenze. Dopo 13 anni del campo nomadi restano le macerie dei moduli abitativi distrutti e svuotati e la disperazione di interi nuclei familiari con oltre un centinaio di bambini.”
Secondo Pelonzi, la situazione, invece di migliorare, è peggiorata, ed è per questo che, sul piede di guerra, ha deciso di predisporre un’interrogazione urgente alla sindaca pentastellata: “Ho predisposto un’interrogazione urgente alla sindaca sulle procedure adottate nello sgombero e sulla scelta di distruggere i beni comunali relativi ai moduli abitativi. Tutti dovranno rispondere delle loro azioni anche dell'eventuale violazioni dei diritti umani”.