Rifiuti, Abruzzo: “Disponibili a 3 mesi di accoglimento”, ma Ama non risponde
C'è crisi, ma l'azienda per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale latita
Il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso ha ribadito la disponibilità della regione a smaltire una parte dei rifiuti in eccedenza a Roma, ma denuncia: “L'Ama non ci dà risposte”.
La municipalizzata dei rifiuti della Capitale latita, mentre la regione Abruzzo dall'8 gennaio aspetta un report riguardo all'emergenza romana della “monnezza”. Come anticipato martedì 9 gennaio, D'Alfonso ha chiarito in un'intervista a InBlu Radio che in Abruzzo sono pronti ad accogliere i rifiuti romani, ma che prima servono risposte.
Sul suo profilo Facebook aveva infatti rimarcato di aver scritto al sindaco di Roma Virginia Raggi, alla Regione Lazio e ad Ama per chiedere quale fosse il quantitativo di “monnezza” da smaltire e quali le tempistiche necessarie ad esaurire o almeno limitare la crisi.
“Sulla domanda di conferimento di rifiuti indifferenziati noi siamo orientati a dare tre mesi di accoglimento – ha chiarito D'Alfonso mercoledì 10 gennaio - Dallo stato attuale dei documenti mi risulta che c'è una richiesta da parte dell'Ama, l'azienda municipale di Roma, e a fronte di questa ho fatto partire l'8 di gennaio una richiesta di dati riguardante quattro elementi: quali sono le quantità, qual è il lasso di tempo per il quale serve questa prova di naturale collaborazione istituzionale, qual è il ritmo dei trasporti quotidiani ad opera dei camion perché mi va impattare sulla viabilità minore e infine qual è la spinta riorganizzativa del ciclo dei rifiuti a Roma per cercare di capire quanto può durare la loro questione e la nostra solidarietà”, ha dichiarato il governatore dell'Abruzzo.
“Noi abbiamo premura nell'aiutare la Capitale perché non è soltanto una grande città con straordinari cittadini ma è la parte più importante della locazione turistica e culturale dell'Italia. Noi domani abbiamo la Giunta regionale e per domani (11 gennaio ndr) mi aspetto che arrivino questi elementi semplici. Al momento non abbiamo assolutamente avuto risposte. Questa mattina ci sono dei contatti tra le strutture tecniche per consentire quella che nell'attività amministrativa si chiama istruttoria”.
D'Alfonso si è detto disponibile a contattare lui stesso i vertici di Ama per avere i documenti richiesti: “Abbiamo 250 mila tonnellate – ha concluso - di capacità di accoglimento in più rispetto a quelle che sono le nostre esigenze. Ma dobbiamo sapere anche qual è il fabbisogno e come si sta riorganizzando il ciclo di rifiuti. Noi domani abbiamo la seduta della Giunta convocata e domani saremo nella condizione di poter prendere una decisione”.
Iscriviti alla newsletter