Rifiuti, calano mezzi e servizi: raddoppiano i reclami. I romani bocciano Ama
Svelati i dati della Commissione Tecnica di Controllo, a confronto i livelli di servizio del 2016 e 2017
Emergenza rifiuti, a confronto i livello di servizio del 2017 rispetto all'anno precedete. Peggiora il servizio di pulizia e la disponibilità dei mezzi, ma raddoppiano i reclami dei romani: la Commissione Tecnica di Controllo boccia Ama.
L'organo, previsto dal contratto di servizio stipulato tra Ama e Comune, svela i numeri dell'ultimo rapporto relativo al 2017, ed il confronto con il 2016 è tragico. L'obiettivo contrattuale che fissava al 100% la regolarità del servizio, non è infatti arrivato neanche al 91%, attestandosi invece al 90,79%. Cala poi la disponibilità dei mezzi, passata dal 65% del 2016 al 57% del 2017. Emblematico il numero di segnalazioni e reclami giunti alla municipalizzata dei rifiuti: il doppio rispetto al 2016. Cresce la raccolta differenziata in percentuale media annua (44%), ma con un incremento solamente dell'1,26% rispetto all'anno precedente. A rivelare le statistiche è Matteo Zocchi, consigliere nella giunta Caudo al Municipio III, che tramite il suo profilo Facebook rivela anche il giudizio sulla qualità del servizio percepito: "Con una valutazione da 1 a 10 i cittadini valutano - si legge nel post - La pulizia delle strade 3,4; La pulizia dei cassonetti 3,3; La presenza dei cestini 3,0; Risultato nella media -pessima- dell’intera città; 2".
Unica sufficienza nei giudizi riguarda i Centri di raccolta Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), fermi però a 14 su tutta Roma, contro i 4 i più previsti nel 2017 secondo il contratto di servizio.
Nota dolente, per i residenti ma non solo, quello del Tbm Salario. Sull’impianto di trattamento meccanico biologico di Villa Spada, nel 2017 si registra un incremento di conferimento di rifiuti indifferenziati del 32,31% rispetto all’anno precedente che “riduce contestualmente il ricorso a tutti gli altri impianti romani”. iù di 155mila tonnellate di rifiuti nell’anno 2017, quasi 500 tonnellate al giorno. Una "discarica" situata nel bel mezzo di casa e uffici, che con i propri miasmi tiene ostaggio un quartiere e la cui chiusura, annunciata entro il 2019, sembra ancora improbabile e lontana.
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