Roma

Rifiuti, chiude discarica Colleferro: riparte la guerra tra Raggi e Zingaretti

La guerra delle discariche: Raggi ordina alla Regione di trovare entro oggi un nuovo sito, Zingaretti dice no: “Lo devo individuare il Comune o l'Ama”

Emergenza rifiuti, chiude provvisoriamente la discarica di Colleferro e riparte la guerra tra Raggi e Zingaretti. Il sindaco ordina alla Ragione di trovare un nuovo sito entro oggi, il Governatore prima dice di no perché deve essere il Comune o l'Ama ad individuare il sito, poi annucia che Colle Fagiolara riaprirà. Roma rischia di essere sempre più sommersa dalla spazzatura. 

 

A fine anno chiuderà definitivamente la discarica di Colle Fagiolara a Colleferro, impianto che riceva circa 1.100 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Capitale al giorno. Un'alternativa alla discarica non è ancora stata trovata e riparte così la guerra tra Comune e Regione Lazio per trovare un nuovo sito di smaltimento.

Virginia Raggi, terrorizzata dal ritrovarsi ad inizio 2020 una città ancor più sommersa dai rifiuti, ha scritto nella tarda serata di mercoledì una lettera alla Regione in cui ordinava di “indicare senza indugio e non oltre la data del 21/11/2019 un sito alternativo dove conferire circa 1.100 tonnellate al giorno di scarti di rifiuti, onde scongiurare una grave crisi nella raccolta a seguito della chiusura della discarica di Colleferro”, lettera inviata per conoscenza anche al prefetto di Roma, Gerarda Pataleone, ai ministri dell’Interno Lamorgese e dell’Ambiente Cost, ed al Dipartimento nazionale Protezione Civile.

Immediata la risposta di Zingaretti che boccia l'idea della Raggi, in quanto deve essere il Comune ad indicare un nuovo sito, non la Regione. “Siamo alle solite – dice Zingaretti –. È noto a tutti, a me, al ministro, che la legge prevede che deve essere l’amministrazione comunale o l'Ama a individuare il sito in cui conferire i rifiuti e la Regione, entro le sue competenze, qualora fosse necessario, ad autorizzare il conferimento. È urgente che il Comune lo faccia perché abbiamo avvisato il ministro: o entro il primo gennaio Roma riesce a chiudere il ciclo individuando i siti dove conferire o si rischia veramente un’emergenza drammatica. Ricordo che credo sia l’unica grande città del pianeta terra che non riesce a trattare praticamente nulla dei rifiuti che produce sul proprio territorio comunale”.

Zingaretti aggiunge poi che “purtroppo si continua a non fare i conti inspiegabilmente con questa realtà. Da giorni con lettere formali ho avvertito l’Amministrazione comunale che dal primo gennaio non ci sarà più disponibilità nel sito di Colleferro. Ho informato il ministro della gravità della situazione perché si prendano provvedimenti molto seri, altrimenti, lo ripeto, il rischio per la Capitale diventa enorme. Ringrazio i sindaci e i cittadini dei comuni d’Italia che si fanno carico di questa incapacità dell’amministrazione di far fronte ai problemi delicati dei rifiuti. Lo fanno con grande senso di responsabilità e serietà ma di questa responsabilità non si può abusare a lungo”.

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"Il Comune di Roma ha disatteso quanto previsto dalla legge sulla gestione dei rifiuti". E' quanto afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nella lettera di risposta inviata al sindaco Virginia Raggi. "E' di tutta evidenza che Roma Capitale abbia disatteso le specifiche previsioni dettate dall’art. 200 D.lgs. 152/2006 che prevedono la possibilità per i Comuni di proporre diverse individuazioni rispetto agli ambiti territoriali ottimali definiti nel Piano regionale di gestioni rifiuti; circostanza, quest’ultima, più volte rappresentata e rimasta inascoltata e inattuata", si legge nella lettera. "La Regione, ancora una volta, nell’assolvimento dei suoi compiti, sta intervenendo nel ripristinare, seppur per il lasso temporale rimasto, il funzionamento dell’impianto di Colleferro che richiederà comunque 3/4 giorni. Sto seguendo da vicino gli interventi che si stanno ponendo in essere e sarà mia cura comunicare, non appena possibile, la riapertura del sito”, conclude Zingaretti.

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