Roma

Rifiuti, discarica Saxa Rubra: sì al trasbordo. Rivolta cittadini contro Raggi

Firmata l'ordinanza per il sito di trasbordo dei rifiuti a Saxa Rubra, comitato in rivolta: “Raggi non ci ha ascoltato”. E manca la clausola promessa

di Federico Bosi

Emergenza rifiuti a Roma, discarica Saxa Rubra: firmata dalla Raggi l'ordinanza per il sito di trasbordo. I cittadini della zona in rivolta: “Il sindaco non ha ascoltato né noi, né il Municipio XV M5S”. E una clausola promessa non è stata inserita.

 

Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha firmato un'ordinanza che individua in un terreno comunale in zona Saxa Rubra e precisamente in via Maurizio Barendson, il sito di trasbordo dei rifiuti. Nell'area potrà essere trattato un massimo di 300 tonnellate di rifiuti al giorno. Il trasbordo però dovrà avvenire senza che i rifiuti tocchino terra.

L'area, "dovrà essere delimitata e presidiata, prevedendo attività di pulizia (manuale o meccanizzata) giornaliera a fine servizio". A quanto si apprende, gli effetti del provvedimento, "in coerenza con la sua natura contingibile e urgente, dovranno limitarsi al tempo strettamente necessario all'individuazione delle più opportune soluzioni idonee al superamento delle criticità in essere e, comunque, ad un periodo non superiore a 180 giorni" dall'entrata in vigore dell'ordinanza. Il nuovo sito di trasferenza si è reso necessario vista le chiusura programmata entro la fine della settimana di quello che si trova in località Ponte Malnome. Quest'ultimo, negli ultimi mesi si è fatto carico della trasferenza che prima veniva trattata nel Tmb Salario andato a fuoco a dicembre dello scorso anno.

I cittadini della zona in rivolta. “Questa decisione è stata presa malissimo – spiega ad Affaritaliani Michele Carosella, portavoce del Comitato Saxa Rubra – perché lunedì scorso avevamo partecipato alla riunione dei comitati ed il presidente del XV Municipio ci aveva comunicato che sarebbe stato aperto il centro di trasbordo per sei mesi, 180 giorni come per Ponte Malnome e che nell'ordinanza sarebbe stata inserita una clausola di non prorogabilità. Questa clausola è stata pero omessa dall'ordinanza dal sindaco Raggi. Speriamo che la sua parola data conti e che il 31 dicembre prossimo qui sparisca tutto. Questa è comunque la dimostrazione che i cittadini non contano nulla”.

“Il Municipio XV – continua il comitato – ha provato ad opporsi ma è stato totalmente inascoltato. Questo cosa ci stupisce perché Raggi e Simonelli sono entrambi dello stesso partito”.

“Noi cittadini – conclude Carosella – stiamo valutando di opporci con un ricorso al Tar perché un'area con quei beni culturali di livello nazionale non può avete un centro di trasbordo”.