Rifiuti all'estero e romani senza lavoro. L'Ama sciupa per vendetta
Lettera del Colari a Commissario e Prefetto: "Violate le regole Ue"
L'Ama manda i rifiuti all'estero e una ventina di romani, dipendenti della società Porcarelli che gestisce il "tritovagliatore" di Rocca Cencia rischiano di perdere il posto di lavoro. E la Regione Lazio benedice la scelta dell'Ama a guida Fortini di continuare a bruciare i soldi dei romani pur di fare un dispetto alle società della galassia che orbita intorno a Manlio Cerroni.
La denuncia viene dall'avvocato Candido Saioni, presidente del consorzio Colari che scrive per denunciare il comportamento dell'Ama: "Già il 28.04.2016 abbiamo segnalato alla Regione Lazio ed allo stesso Presidente dell’AMA che: “a Rocca Cencia è disponibile il tritovagliatore nella gestione della Porcarelli, impianto che è in grado di ricevere e lavorare fino a 1000 ton/giorno e potrebbe dare un contributo positivo come del resto ha già fatto nel 2013-2014 in occasione di periodi di grande criticità e di emergenza” e che “sia il TMB di Albano che quello di Viterbo possono ricevere fino a 100 ton/giorno per ciascun impianto”.
Più in particolare, in merito all’impianto di tritovagliatura di Rocca Cencia (le cui maestranze si trovano inoperose da alcuni mesi), in data 21 marzo 2016 comunicavamo al Presidente dell’AMA l’immediata disponibilità di tale impianto nella nuova gestione dell’Azienda Porcarelli.
A questo punto abbiamo ritenuto opportuno scrivere oggi al Commissario di Roma, al Presidente della Regione, al Prefetto e al Presidente di AMA chiedendo per quale ragione si cerchino disponibilità di impianti al di fuori del Lazio ed anche all’estero, senza prima utilizzare - in ossequio al principio comunitario dell’autosufficienza e prossimità ed alle prescrizioni specificatamente impartite dalla Regione Lazio - gli impianti più prossimi ubicati nella stessa Regione".
Insomma, la guerra personale di Fortini contro Cerroni la pagano i romani. E a caro prezzo.