Roma
Rifiuti, la crisi di Roma scatena l’ira delle provincia: "No nuove discariche"
Il Movimento "Rifiutiamoli" guida l'incontro sulle ripercussioni della "questione romana"
L'emergenza rifiuti della Capitale diventa un caso, scatenando la reazione di tutte quelle città che potrebbero subirne gli effetti. Il movimento ambientalista "Rifiutiamoli" si mobilita, lanciando un incontro pubblico sulla "questione romana".
Ama ad un passo dal fallimento, rifiuti in strada e la "morte" del tmb Salario, ma non solo. A preoccupare è anche il mancato confronto tra Regione Lazio e Campidoglio sulla gestione rifiuti, con Zingaretti da un lato che pronostica l'esigenza di una discarica di servizio tutta romana, e Raggi, dall'altro, che smentisce e nega l'ipotesi affidandosi ad un improbabile aumento della raccolta differenziata. Le prime a farne le spese potrebbe così essere proprio le province "virtuose", con luoghi come Colleferro chiamati a sopperire all'assenza del fu impianto Tmb Salario e ad accollarsi la crisi romana. "Come movimento ambientalista vogliamo promuovere un appuntamento pubblico sulle mancanze e sulle incognite che riguardano la gestione dei rifiuti della Capitale - si legge nell'invito all'inziativa - Da una parte ci sono la mobilitazione, le vertenze e le voci dei territori che hanno dimostrato indignazione, organizzazione e consapevolezza, dall'altra c'è l'assenza di un vero confronto politico tra Regione e Campidoglio. Durante questo appuntamento spiegheremo le nostre perplessità e preoccupazioni riguardo le linee guida elaborate dalla Regione Lazio, sopratutto sul punto che riguarda la nascita di un impianto a Colleferro per il recupero degli scarti dei Tmb della Capitale e di tutta la Regione. Uno scenario bocciato diversi mesi fa da tutto il movimento Rifiutiamoli".
'Vogliamo eliminare qualsiasi dubbio: Roma deve autogestirsi da sola per quanto riguarda i rifiuti - dichiara Alberto Valleriani del Movimento Rifiutiamoli, all'Adnkronos - I rifiuti di Roma incidono su tutta la provincia. È sempre stato così e adesso ancora di più visto il caos totale della Capitale che rimette nuovamente in gioco Colleferro''. Dove attualmente, spiega Valleriani, ''è presente l'unica discarica in funzione che sta ricevendo i rifiuti dagli impianti di Tmb del Lazio''. Si tratta della discarica di Colle Fagiolara che, ''come previsto da impegni amministrativi della Regione", dovrebbe chiudere il 31 dicembre 2019. Ma, la difficoltà della Capitale a smaltire i propri rifiuti apre nuovi scenari. “E a questo punto cosa succede?'' domanda Valleriani.
La preoccupazione dunque, ''è che la situazione possa nuovamente incidere sulle province che in questi anni si stanno organizzando cercando di risolvere il problema dei rifiuti con pratiche virtuose sulla raccolta differenziata''. ''Qui - conclude Valleriani - le amministrazioni stanno facendo il loro lavoro sul territorio. Lo facessero anche gli altri specialmente Roma che con i suoi rifiuti incide in maniera preponderante''.
L'associazione solo qualche mese fa si era resa protagonista con una manifestazione di protesta importante, capace di mobilitare oltre mille persone per dire "no" al revamping degli inceneritori di Colleferro da parte della Regione Lazio. E proprio da Colleferro parte la nuova iniziativa, in programma sabato 23 febbraio, ore 17:30, presso l’Aula Konver. Previsti gli interventi di Giovanni Caudo, Presidente Municipio III, Stefania Pandolfi, Osservatorio No Tmb Salario, Luigi Di Paola, Presidente Comm. Ambiente Municipio VIII- Massimo Piras, Movimento legge rifiuti zero.