Rifiuti, le chiamano isole ecologiche. Le potature insieme all'organico
L'Ama in piena crisi. A Roma si mescola tutto nell'isola ecologica. E con zero sicurezza
Roma a rifiuti zero? Il mantra a Cinque Stelle dovrebbe essere riletto diversamente: zero rifiuti, perché non c'è più spazio. Neanche per la buona volontà dei cittadini che fanno la fila nelle isole ecologiche dell'Ama.
Le foto di affaritaliani.it testimoniano il caos che regna nell'isola ecologica di via Laurentina, quella che per Ama è “il fiore all'occhiello del sistema” per via dei tassi di crescita di traffico di romani e per quantità di rifiuti conferiti.
In piena stagione di crescita del verde. Non c'è posto per le potature, non c'è posto per i calcinacci, non c'è posto per il legno, non c'è posto per il cartone, non c'è posto per i rifiuti ingombranti e non c'è posto per il ferro. Ma l'inutile isola ecologica è aperta.
Quando poi gli addetti si ritrovano 10 auto cariche di erba tagliata e rami e altrettanti cittadini avvelenati, il colpo di genio: al posto del cassone dove scaricare le potature, piazzano un autocompattatore e, in barba ad ogni legge sulla sicurezza, costringono i cittadini a svuotare le buste sfidando la gravità. Insomma, se lo spazio per le potature non c'è all'Ama mettono il “verde” insieme all'organico, tanto finirà tutto nello stesso posto.
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