Rifiuti, Lemmetti ammette: “Bilancio Ama in ritardo”. Ira dei sindacati
Indetto lo stato di agitazione già dalla mattina di venerdì 28 settembre
Slitta il bilancio consolidato di Roma, l'assessore Lemmetti ammette che la scadenza del 30 settembre non sarà rispettata: "Manca Ama". I sindacati scendono sul piede di guerra.
Ancora nessun accordo sul bilancio della partecipata dei rifiuti, la più grande del Comune dopo Atac, esclusa a causa della procedura del Concordato. "Oggi è il 27 e la scadenza del bilancio consolidato di Roma non sarà rispettata perché dall'analisi dell'art. 118 non è intenzione di questa amministrazione togliere il bilancio di Ama", ha dichiarato l'assessore al Bilancio in assemblea capitolina. Parole che preoccupano i dipendenti Ama, da mesi ormai allarmati dalla situazione e più volte rassicurati circa le intenzioni del Comune: "È una situazione allarmante – denunciano le segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel - e ci stupisce che nonostante i problemi fossero noti da cinque mesi, si sia aspettato tanto per risolverla, fino ad arrivare a questa impasse. Senza le nostre denunce non si sarebbe nemmeno aperto il dibattito. Un atteggiamento irresponsabile. Il rischio per gli stipendi e la credibilità della stessa azienda, che ha linee di credito disponibili ma inutilizzabili senza bilancio approvato, preclude gli investimenti necessari e le assunzioni indispensabili per gestire i progetti sperimentali sul porta a porta, voluti da una Giunta che non dà però gli strumenti e la stabilità necessari per pianificare e strutturare un servizio efficiente".
"L’impegno della stessa amministrazione e del Comune a sbloccare le assunzioni, oggetto dell’accordo dell’11 settembre, sembra sempre più lontano dal tradursi in realtà. La crisi aziendale è alle porte – concludono i sindacati - ora la vertenza è legata al nodo del bilancio. Indiciamo quindi lo stato di agitazione e, se non si dovesse arrivare subito all’approvazione, lo scioperò sarà inevitabile. Domani saremo in piazza Santi Apostoli, di fronte alla Prefettura, per la prima assemblea cittadina pubblica dei lavoratori di Ama, dalle 10.30 alle 13. Ci aspettiamo che il Campidoglio confermi le intenzioni dichiarate e mantenga gli impegni presi. Noi non abbiamo dubbi: Ama deve restare pubblica e dotata di nuove risorse umane e strumentali che le consentano di garantire un servizio davvero efficiente, migliorare le condizioni di lavoro e munirsi di impianti che permettano di rilanciare la dimensione industriale”.
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