Roma

Rifiuti, Montino scavalca a destra Zingaretti. Discariche: no Pizzo del Prete

Rifiuti nel caos: il Pd Montino a Fiumicino gela Zingaretti. A Pizzo del Prete non si potrà fare una discarica

Emergenza rifiuti, il Pd si conferma furbetto del quartierino. E prima ancora che qualcuno possa rilanciare l'idea dell'area di Pizzo del Prete come discarica di servizio per Roma, supera a destra il presidente Zingaretti e chiude le porte della zona. Riesplode l'effetto nimby.

Pizzo del Prete per volontà del furbetto Esterino Montino è stata dichiarata con una delibera di Giunta “area di notevole interesse pubblico, quale bene paesaggistico”. A dare l'annuncio l'assessore Pagliuca che dopo aver paragonato Pizzo del Prete a un parco, confessa i veri motivi dell'atto: “Oggi abbiamo approvato in Giunta la delibera con cui chiediamo di indicare Pizzo del Prete come area di notevole interesse pubblico, quale bene paesaggistico. Con questa delibera – spiega – nello specifico si chiede al Ministero per i Beni e le Attività culturali – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale di attivare la procedura per dichiarare per l’area di Pizzo del Prete il notevole interesse pubblico, quale bene paesaggistico, ai sensi dell’articolo 136 del DLGS 42 del 2004”.

“Questo anche perché nelle recenti cartografie inviate dalla Città metropolitana alla Regione – aggiunge il vicesindaco - Pizzo del Prete risulta ancora zona di scarso valore paesaggistico, quindi come area dove possibile realizzare impianti di smaltimento dei rifiuti, senza che si tenga conto della reale situazione paesaggistica e archeologica, certificata dalla stessa Sovrintendenza”.

E poi i pregi di Pizzo del Prete località sconosciuta al mondo prima che la Giunta Polverini la indicasse come sede di una discarica: “Si tratta, infatti, di una porzione di territorio rurale dalla storia millenaria, con complessi storici e bellezze panoramiche di grande valore tradizionale. Pensiamo, ad esempio alle località di Quarto di Tragliata, con i resti delle tombe e le rovine di Casal Ricci, l’abitato medievale di Castel Campanile o gli insediamenti arcaici di Le Macchiozze e Quarticciolo. Tutte meraviglie – conclude – che si possono ammirare attraverso il Cammino delle Città perdute, percorso istituito da poco con una delibera di Giunta”.