Rifiuti, morti di tumore nell'area di Malagrotta: il gip chiede nuove indagini - Affaritaliani.it

Roma

Rifiuti, morti di tumore nell'area di Malagrotta: il gip chiede nuove indagini

Respinta la richiesta di archiviazione, il gip apre nuove indagini sull'inchiesta

Tumori e morti sospette nell'area di Malagrotta, sede della celebre discarica chiusa nell'autunno del 2013. Sul caso torna il giudice per le indagini preliminari, chiedendo di aprire nuove indagini.

 

Sul tavolo del gip Massimo Battistini una serie di decessi e di casi di malattia con patologie tumorali, registrati tra il 2007 e il 2015 nelle zone di Malagrotta e Ponte Galeria. Inizialmente la procura aveva chiesto l'archiviazione del procedimento a carico di 12 persone, ma il giudice per le indagini preliminari ha valutato che "l'area di Malagrotta è sede di molteplici attività antropiche, che diverse sono le fonti di inquinamento e che le morti o le lesioni derivate alle persone residenti o svolgenti attività lavorativa nell'area potrebbero scaturire non solo dalla contaminazione dei terreni e delle falde acquifere circostanti". Nell'opposizione alla richiesta di archiviazione viene sottolineato che "bisogna accertare se attualmente vi siano delle significative divergenze" nel tasso di mortalità "tra l'area di interesse per le indagini e le altre zone della città". Nel procedimento sono iscritti sul registro degli indagati, con ipotesi di reato che vanno dall'omicidio colposo alle lesioni colpose, il patron del Colari e della discarica di Malagrotta Manlio Cerroni, il legale della E. Giovi Francesco Rando e l'ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon.

Ora i pm Alberto Galanti e Carlo Villani avranno otto mesi di tempo per svolgere un supplemento di indagine, al termine dei quali potranno chiedere nuovamente l'archiviazione del procedimento oppure il processo per gli indagati. L'inchiesta era stata avviata a settembre del 2012, a seguito di alcune denunce presentate dai parenti di quattro persone decedute per tumore tra il 2008 e il 2010.