Roma

Rifiuti: proroga alla discarica di Albano, Fdi e Lega contro Gualtieri

Le opposizioni accusano il centrosinistra di aver promesso la chiusura della discarica di Albano solo in campagna elettorale

Fratelli d'Italia e Lega non ci stanno alla proroga della discarica di Albano. La decisione presa dal sindaco Gualtieri e avallata dalla Regione Lazio "è in contraddizione da quanto promesso dal centro sinistra mesi fa".

Quando la Raggi aveva deciso di riaprire la discarica di Roncigliano vicino al Sindaco e ai cittadini contrari si era schierato proprio Gualtieri, in piena campagna elettorale.

La Lega accusa il centro sinistra di aver cercato solo il consenso elettorale

A evidenziare "l'incoerenza della Giunta sono i consiglieri di opposizione di centro destra, che spingevano per uno stop al funzionamento della discarica, cosa che non è avvenuta nel corso della seduta del Consiglio della Città metropolitana di Roma Capitale, nonostante le varie promesse fatte dal Sindaco dem. Il consigliere regionale della Lega Giannini ha dichiarato: "Sono mesi che assistiamo a contraddizioni degli uffici regionali, dove un parere reso viene smentito il giorno dopo, come ad Albano Laziale, dove si riscontrano superamenti nelle soglie di contaminazione senza che la Regione intervenga e dove addirittura viene messa in discussione da ARPA Lazio la validità delle autorizzazioni allo scarico".

Della stessa idea il consigliere Antonio Giammusso: "E' vergognoso l'atteggiamento del Pd, che questa estate protestava al fianco del territorio contro quella stessa discarica che adesso Gualtieri proroga per altri sei mesi, nonostante le chiare evidenze di pesante inquinamento per tutta l'area. I dem, come sempre, si dimostrano il partito delle prese in giro, ambientalisti solo a parole, ma allo stato dei fatti incuranti di danneggiare territori virtuosi dal punto di vista del ciclo dei rifiuti con il solo scopo di togliere le castagne dal fuoco all'amministrazione".

Fratelli d'Italia e la commissione trasparenza

Dello stesso pensiero anche Fratelli d'Italia. Sul tema ha rilasciato dichiarazioni anche l'Onorevole Marco Silvestroni: "Grazie a Fratelli d'Italia e alla convocazione della commissione trasparenza voluta da Chiara Colosimo, abbiamo avuto la conferma che l'inquinamento nell'area della discarica è ormai conclamato. Abbiamo fatto scacco al Pd e alla sua incapacità di difendere i territori e i cittadini di Albano, Ardea, Ariccia e tutti quelli che sono a valle e confinanti della discarica.

Fratelli d'Italia chiede la chiusura immediata dell'impianto, Gualtieri, Zingaretti e il sindaco di Albano, Borelli, devono prendersi le proprie responsabilità e riprogrammare il sistema della gestione dei rifiuti in tutta la regione".

Inquinamento confermato da Arpa

Non solo, nel frattempo le analisi effettuate da Arpa Lazio hanno rilevato sui pozzi di controllo della discarica di Albano valori di inquinanti ampiamente sopra i limiti di legge. Nel corso delle ultime analisi effettuate a dicembre, Arpa ha rilevato la presenza minacciosa e significativa di varie elementi chimici pericolosi per salute e ambiente nelle acque dei pozzi. Tra questi sono stati rintracciati: arsenico, floruri, ferro e zinco, ben oltre i limiti massimi ammessi dalla legge n.152 del 2006, più conosciuta come Testo Unico Ambientale.

Gualtieri si giustifica: "Inevitabile"

Il sindaco di Roma ha giustificato l'ordinanza dicendo che è stata una decisione inevitabile per scongiurare l'emergenza rifiuti e che è ben consapevole che si tratti di una conseguenza al problema e non una soluzione. Soluzione che dovrebbe arrivare dal tavolo tecnico che verrà fatto con la Regione Lazio e i Comuni interessati per avviare la bonifica dell'area e iniziare a programmare la definitiva chiusura dell'impianto.