Rifiuti, Raggi dimentica di indicare impianti. Galletti: “Ci pensa la Regione”
Emergenza rifiuti a Roma: arriva l'ultimatum del ministro dell'Ambiente. Lettera di fuoco al Campidoglio
Roma, piano rifiuti bloccato dalle dimenticanze della giunta M5S. Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti dà l'ultimatum a Virginia Raggi: “Indichi gli impianti per lo smaltimento o ci penserà la Regione Lazio”.
Una nuova grana colpisce la giunta capitolina M5S: dopo mesi di attacchi contro il Pd regionale, responsabile secondo i grillini della crisi dei rifiuti della Capitale, il Ministero dell'Ambiente smaschera le inadempienze della Raggi.
La Regione, infatti, non può procedere col piano per la monnezza fintanto che i comuni non indicano le zone idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti.
Una dimenticanza non da poco per i 5 Stelle che sono stati redarguiti pubblicamente da Galletti in una lettera pubblicata da Repubblica.
In caso di inerzia “sarà il presidente della Regione Nicola Zingaretti a stabilire dove e quali impianti realizzare in base al fabbisogno fissato con delibera lo scorso aprile”, precisa Galletti nella missiva indirizzata al Campidoglio. “In caso di inadempimento - scrive ancora il ministero - l'autorità regionale è chiamata ad avvalersi del potere di cui all'art. 3 della L.R. 27/98”, ossia a sostituirsi a Campidoglio e a Città Metropolitana.
La giunta Raggi sta lavorando da tempo a un piano per presentare la localizzazione degli impianti. A luglio, infatti, l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari aveva illustrato l'ipotesi di realizzare un impianto di compostaggio Ama in via di Casal Selce. L'area però rientrerebbe nei vincoli paesaggistici per l’Agro romano che l'ha definita di “notevole interesse pubblico paesaggistico“.
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