Roma

Rifiuti, Raggi in pressione sui conti di Ama. Bagnacani accusa il sindaco M5S

Raggi in pressing sui conti di Ama. La denuncia dell'ex presidente Bagnacani: "Voleva portare il bilancio in rosso"

IL COMMENTO DI VIRGINIA RAGGI - "Molto rumore per nulla. Indagano il governatore dell'Umbria Catiuscia Marini per concorsi truccati nella sanita'; il sottosegretario della Lega Armando Siri per una presunta tangente di 30mila euro tra Sicilia e Liguria; il segretario del Pd e Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per finanziamento illecito...ma parlano di me. Parlano di audio rubati incui dico quello che direbbe qualsiasi altro cittadino di Roma". Cosi' su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Ama in rosso, i conti dell'azienda decisi a tavolino dal sindaco Raggi. A denunciare la lunga mano del Campidoglio sulla municipalizzata dei rifiuti è l'ex presidente di Ama Bagnacani, che ha denunciato le pressioni del sindaco M5S.


Secondo un'anticipazione de L'Espresso on line l'ex manager dell'Ama, fatto fuori da Raggi nel febbraio scorso, avrebbe infatti spedito a Piazzale Clodio un nuovo esposto dove accusa la sindaca in persona, che "avrebbe infatti esercitato pressioni indebite su di lui e sull'intero cda dell'azienda, finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell'Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali".

Secondo la denuncia del manager la sindaca lo avrebbe spinto "a togliere dall'attivo dell'azienda (il bilancio era in utile per oltre mezzo milione di euro, un dato di poco inferiore rispetto a quello dell'anno precedente) crediti che invece erano certi, liquidi ed esigibili con l'unico obiettivo - sostiene Bagnacani - di portare i conti di Ama in rosso".

E ancora, nelle intercettazioni pubblica dall'Espresso si sente il sindaco Raggi particolarmente preoccupato dalla situazione rifiuti, paventando dei "gielt gialli" tutti romani: "I romani oggi si affacciano e vedono la merda. In alcune zone purtroppo è così - afferma Raggi nell'intercettazione Quando ai romani gli dico sì la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno, cioè mettono la città a ferro e fuoco altro che gilet gialli". È una Raggi in difficoltà quella che sentiamo, che, spazientita, ammette che Roma “è praticamente fuori controllo”, e che “i sindacati fanno quel cazzo che vogliono”.

Negli audio diffusi troviamo un sindaco Raggi inedito, che parla ad un riluttante Bagnacani con tono piuttosto assertivo: "Lorenzo, devi modificare il bilancio come chiede il socio... se il socio ti chiede di fare una modifica la devi fare". Anche davanti alle difficoltà del manager, che parla di motivazioni "squalificate" dietro la decisione di modificare il bilancio, la Raggi replica secca: "Se tu lo devi cambiare comunque, lo devi cambiare. Punto. Anche se loro (riferimento a Giampaoletti e Lemmetti ndr) dicono che la luna è piatta.

 

Immediata la risposta del Campidoglio, che rivendica la correttezza delle azioni del sindaco Raggi: “Il bilancio di Ama proposto dall’ex ad Lorenzo Bagnacani non poteva essere approvato dal socio Roma Capitale e, quindi, dalla Giunta - spiega in una nota - Il ragioniere generale, il direttore generale, il segretario generale, l’assessore al Bilancio e tutti i dipartimenti competenti hanno certificato l’assoluta mancanza di possibilità di riconoscere il credito inserito nel progetto di bilancio caldeggiato dall’ex ad. Non c’è stata quindi alcuna pressione ma la semplice applicazione delle norme. Inoltre, si sottolinea che più volte nel corso dello scorso anno Roma Capitale ha sollecitato la revisione del progetto di bilancio e delle voci segnalate dagli organi preposti e dal collegio dei revisori dei conti della stessa Ama”. “L’approvazione di quel bilancio - si legge ancora - non avrebbe rispettato la legge e avrebbe condotto al pagamento di premi per lo stesso ad, i dirigenti e i dipendenti”, conclude la nota.

Un coro di dissenso si è alzato dalle opposizione, che da Fratelli d'Italia al Pd, passando per Lega e Forza Italia, hanno chiesto provvedimenti seri del sindaco, arrivando a pretendere le dimissioni. Con i Dem in primis a chiedere una convocazione urgente dell'assemblea capitolina proprio sulla questione.

Al bombardamento del sindaco M5S non poteva mancare Matteo Salvini, che dagli studi di Porta a Porta ha commentato quasi in tempo reale: "Se un sindaco dice 'ho la città fuori controllo' allora cambia mestiere amica mia".