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Roma
Rifiuti, Roma a un commissario. Stop al piano regionale: si vota nel 2018

di Donato Robilotta

Ho l’impressione che la lettera che il Ministero dell’ambiente ha inviato al sindaco Raggi e al Presidente Zingaretti, con la quale i due enti territoriali vengono invitati a prendere decisioni per evitare l’emergenza, sia il preludio alla nomina di un commissario governativo per la gestione dei rifiuti.


Il Ministro Galletti, intervenuto successivamente per confermare, dopo le prime indiscrezioni, la lettera del suo dicastero, ha ribadito che la priorità assoluta in questo momento è quella “di evitare alla Capitale nuove situazioni di emergenza e all’Italia pesanti infrazioni comunitarie. Se il Comune mi dimostrerà di riuscire a fare la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti senza il ricorso a un termovalorizzatore e a una discarica, né mandando i rifiuti all’estero, potrò solo essere contento. Oggi purtroppo i fatti dicono altro”.
D’altra parte la nomina di un commissario prefettizio per i due impianti Tmb della Colari, per la gestione dei pagamenti di Ama ai fornitori, dopo che l’ interdittiva antimafia era tornata a rivivere con la sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato la sospensiva del Tar, ha risolto solo in parte un problema che è strutturale.
Né vale sostenere, come fa certa stampa romana, che ad oggi c’è ancora il caos perché Malagrotta va a rilento, in quanto tratterebbero molto meno rifiuti di quanto potrebbe. Infatti basta andare sul sito della Colari per leggere che nella settimana 2-8 Aprile i due impianti di Tmb hanno trattato 7.100 tonnellate di rifiuti, pari a 1.200 tonnellate al giorno.

Numeri verità sugli impianti Colari
La capacità autorizzata dei due impianti è pari sì a 1.496 t/g , ma quello è il limite massimo cui possono arrivare e basta usare solo il buon senso per capire che un impianto non può andare sempre al massimo, fosse una macchina diremmo a “tavoletta”, altrimenti scoppia. Inoltre gli impianti hanno bisogno di manutenzione, si rompono ed altro. Motivi per cui la capacità autorizzata non può essere considerata come la capacità effettiva di lavorazione. D’altra parte pur considerando i quattro impianti con una capacità lavorativa pari a quella autorizzata di 2.996 tonnellate al giorno di rifiuti, rispetto ad un fabbisogno giornaliero di 3597 t, si evidenzia comunque un deficit di oltre 600 t/g al giorno.
Ma come è noto i due impianti Tmb di Ama , quelli di via Salaria e di Roca Cencia, non sono poi messi benissimo, tanto che la stessa amministrazione comunale prevede di chiuderli entro un paio di anni

Il piano regionale può attendere: si vota e Zingaretti non rischia
A fronte della netta presa di posizione del Ministro la Regione continua a dire no al termovalorizzatore, previsto dal decreto sblocca impianti, e il Campidoglio dice no sia all’impianto che alla discarica di sevizio, senza però presentare un valido piano alternativo. Oltretutto tra un anno ci sono le elezioni regionali e dubito che la Regione possa approvare il piano regionale dei rifiuti , tante volte annunciato, ecco perché credo che la strada del commissariamento sia senza ritorno.

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