Rifiuti, Roma al voto tra montagne di rifiuti. Mercoledì sciopero
Immondizie in strada, "bomba" a tempo per il nuovo sindaco che si elegge domenica
A quattro giorni dal voto che deciderà se a governare sarà Virginia Raggi o Roberto Giachetti, Roma torna in piena emergenza rifiuti. Con l'Ama in difficoltà storiche per via degli impianti di trattamento dei rifiuti a singhiozzo, arriva un nuovo sciopero dei dipendenti a pochi giorni di distanza da quello che ha lasciato i cumuli di rifiuti in strada per giorni e con il presidente dell'Ama che ha lanciato il surreale appello ai romani di tenere i sacchetti in casa.
Ovviamente si tratta di uno sciopero nazionale del settore "ambiente" ma che a Roma come al solito avrà effetti devastanti sulla raccolta ordinaria e differenziata, grazie anche alla serie di assemblee che tra lunedì e martedì sono previste per preparare la mobilitazione di mercoledì. In queste ore, però, dopo l’incontro con L’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, c’è stata una prima apertura delle aziende private che hanno convocato un tavolo per far ripartire la contrattazione con i sindacati. Ma Natale Di Cola, segretario della Fp-Cgil di Roma e Lazio sollecita la controparte pubblica a fare lo spesso: "Ci spettiamo che recedano sulle loro posizioni, abbandonino lo scontro e convochino urgentemente una riunione per rinnovare il contratto". Il sindacalista chiede , quindi, che "la politica e le istituzioni intervengano per trovare le soluzioni evitando così i tanti disagi che inevitabilmente ricadrebbero sui cittadini mercoledì".
E visto che i rifiuti ormai sono stati catalogati come "una bomba ad orologeria",
poco dopo la mezzanotte di domenica 12 giugno i cittadini di Fiano Romano hanno dato l'allarme chiedendo l'intervento dei vigili del fuoco a causa di un incendio divampato in un piazzale in via Prato Risacco, 30 km a nord di Roma tra la Via Salaria e l'A1. Nell'incendio sono stati coinvolti 10 tir di un'azienda incaricata dal Comune di Roma al trasporto dei rifiuti urbani già stoccati.
"Le cause dell'incendio devono essere rapidamente chiarite, accertandone le cause, in modo da far luce su questa vicenda - commenta Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio - a questi episodi va posta la massima attenzione per evitare aggravi al già delicato ciclo dei rifiuti della capitale, ma anche perché sia determinata la risposta ad ogni presunta azione illegale che possa portare dietro di sé l'ombra delle ecomafie".