Roma

Rifiuti Roma, fine di un incubo: ritirata l'autorizzazione al Tmb Salario

Lo comunica la Regione Lazio: ritirata all'impianto Ama l'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale

Ora è ufficiale: il Tmb Salario non riaprirà. È stata ritirata l'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale, all'impianto Ama andato a fuoco l'11 dicembre scorso. È la fine di un incubo per i cittadini della zona.

 

A dare il tanto atteso annuncio, atteso dal 2 settembre, giorno in cui erano scaduti i 30 giorni della procedura avviata dalla Regione Lazio, è stato l'assessore al Ciclo dei rifiuti della Pisana, Massimiliano Valeriani. "Bene il ritiro dell'autorizzazione integrata ambientale – scrive in una nota la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti – per l'impianto di trattamento dei rifiuti di via Salaria. Dopo l'incendio del dicembre 2018, che rese la struttura inutilizzabile e che elevò un fumo nero su tutta la città, è ora necessario che Ama proceda alla bonifica come indicato nella lettera alla Regione del 27 luglio".

"Si tratta di un atto atteso da tempo - conclude Bonafoni - che arriva dopo anni di lotte dei comitati e dall'amministrazione municipale, che oggi apre le porte ad un nuovo percorso, fatto di idee, per il rilancio e la riprogettazione dell'area nell'ottica della sostenibilità ambientale".

Dall'impianto Ama però continuano a fuoriuscire cattivi odori. Dopo un sopralluogo all'interno del Tmb nella giornata di martedì, è il presidente del II Municipio Caudo a spiegarne il perché: “Abbiamo potuto constatare che il lavoro di normalizzazione dell'area procede e che la ragione della puzza è dovuta alla movimentazione e allo svuotamento delle 5.000 tonnellate di Fos (la frazione organica stabilizzata) ancora presente, perché rimasta lì dal giorno dell'incendio, e per la quale finalmente è stata eseguita la caratterizzazione e individuato il tipo di collocazione in discarica”.

“Gli odori sono quindi la prova - puntualizza Caudo - che il lavoro di dismissione prosegue e che siamo, di fatto, all'ultimo atto di questa vicenda, sulla via della normalizzazione e della rinascita definitiva di quest'area. La nuova gestione di Ama prosegue nel dare seguito agli impegni presi”.