Roma

Rifiuti Roma, i lavoratori di Ama bocciano Gualtieri: “Il Dio Pnrr non basta"

Lila, il gruppo dei lavoratori anonimi di Ama, su Facebook: "Abbiamo la raccolta più costosa e inquinante del pianeta"

I lavoratori di Ama, in anonimo su Facebook, denunciano i limiti della raccolta differenziata: “E’ la più costosa e inquinante del pianeta” e filmano cassonetti vuoti, ma cartoni buttati a terra: “Così finisce tutto nell’indifferenziata”.

Mentre la giunta Gualtieri esulta per i progetti che Ama presenterà nel Pnrr e per i fondi che serviranno alla realizzazione di otto nuovi centri di raccolta e di due biodigestori, c’è chi all’interno della municipalizzata non è così ottimista.

Lila, Laboratorio Idee Lavoratori Ama, un gruppo facebook dove, in anonimo, molti operatori ecologici pubblicano e denunciano i problemi interni alla raccolta e conferimento dei rifiuti, scrivono al Sindaco Gualtieri e all’assessore all’ambiente Alfonsi per chiedere un confronto su quella che, secondo loro, rappresenta “la raccolta più costosa e inquinante d’Europa”.

Mancato riciclo di carta e cartone

Sia sulla pagina Facebook che sul profilo Twitter costantemente vengono pubblicati dai lavoratori Ama video dove si vedono cassonetti svuotati, ma carta e cartone ammassati per terra. Un problema che va ad aggravarsi nel weekend quando, come spiegato da alcuni esponenti di Lila, un numero maggiore di cittadini abbandona i rifiuti per strada costringendo il lunedì mattina gli operatori a dover svolgere un doppio servizio: lo svuotamento dei cassonetti e la pulizia e bonifica stradale. In un video su Twitter pubblicato dai Lavoratori Ama si legge come didascalia: “Nonostante il dimezzamento della produzione dei rifiuti, il lunedì ci sono sempre giri di raccolta saltati da ovest ad est, e siamo costretti a rimuovere dal suolo differenziata che si trasforma in indifferenziata. Le cause sono quelle che leggete nei nostri post”. Il tweet si chiude con il tag al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e al Consorzio Nazionale Imballaggi. Come si vede nel video uno dei problemi è infatti legato allo scorretto conferimento di carta e cartone. Sul profilo Twitter viene anche posta l’attenzione al boom degli ultimi anni di acquisti online e di utilizzo di imballaggi di carta. Quest’ultimi, se non piegati e schiacciati correttamente, vanno a riempire velocemente l’apertura del cassonetto, cadendo per terra. “Il problema è che la carta differenziata diventa così indifferenziata”, come fanno notare nei commenti altri colleghi.

Lavoratori Ama: “La raccolta è la più costosa del pianeta, altro che Pnrr”

Una raccolta che, a detta degli operatori di Ama è completamente da rivedere. Lila non ha slanci ottimisti nei confronti del Pnrr: “Non bisogna solo far affidamento al Pnrr, aumentando i debiti e quindi i costi”. In un tweet: “Invece di cambiare la raccolta più costosa, inquinante e indecorosa del pianeta (migliorabile a costo 0), si annunciano debiti (il Dio PNRR) per una impiantistica non pianificata con la raccolta, e dai tempi biblici”.

I lavoratori hanno motivato così la loro idea in un post su Facebook: “Secondo noi, la Giunta si è convinta che i finanziamenti del PNRR siano a fondo perduto, e che si debba agire in fretta per cercare in tutti modi di ottenerli anche presentando progetti che forse non servono, o peggio, sbagliati e spreconi”.

Lila boccia i biodigestori: “Non c’è programmazione”

Sui biodigestori annunciati dal Sindaco (e contestati da alcune minoranze in opposizione), Lila si pone degli interrogativi: “Prescindendo dalla scelta di ecosostenibilità dei biodigestori, su cui non entriamo per non dilungarci, siete convinti che ne servano due? C'è stata una adeguata programmazione e pianificazione di questi progetti? Quando tra quattro anni saranno pronti, a Roma si produrranno ancora le attuali 300.000 tonnellate/anno di rifiuti organici? Rammentiamo che questi quantitativi derivano per un 60% da scarti alimentari, quelli che si sta cercando di ridurre con tantissime iniziative. Anche se pensiamo che le misure più efficaci per ridurre gli scarti verranno determinate dall'aumento dei prezzi al consumo come previsto da tanti istituti di ricerca”.

Lavoratori Ama: “Sì alle compostiere elettromeccaniche”

Il gruppo anonimo di Ama infine fa una proposta all’amministrazione: “E se in questi 4 anni di attesa, Municipi, aziende private e i piccoli Comuni dell'area Metropolitana, anziché attendere la grande impiantistica, si organizzeranno installando tante Compostiere elettromeccaniche?”