Rifiuti Roma, puntano tutti sulla differenziata. Ma la discarica?
L'opinione. Una campana elettorale di soluzioni ovvie e non realizzabili
di Donato Robilotta *
In tutta la campagna elettorale quasi tutti i candidati a sindaco di Roma non hanno affrontato il cuore della questione dell’emergenza rifiuti e si sono limitati a mantenersi sul generico e dire cose ovvie, a partire dall’aumento della raccolta differenziata.
Non solo, ma quasi tutti cercano di intestarsi la chiusura della discarica di Malagrotta, che per decenni ha evitato a Roma l’emergenza, senza dire che la discarica “si è chiusa da sola” perché piena. A questa tentazione non è sfuggito il candidato sindaco Giachetti che durante la manifestazione del Pd all’auditorium della Conciliazione, ha rimarcato che il suo partito ha avuto il grande merito di aver chiuso Malagrotta e ha dato sostanzialmente anche un giudizio positivo sull’attuale management dell’Ama.
Paradossalmente è lo stesso mantra che ha utilizzato l’ex sindaco Marino durante la sua amministrazione, diceva no alla discarica, no agli impianti perché tanto bastava portare i rifiuti all’estero per risolvere il problema del ciclo dei rifiuti. Abbiamo visto come è finita, con i rifiuti che non si possono portare all’estero, con la città sporca e in emergenza e con i cittadini romani che pagano la tariffa più cara d’Europa. D’altra parte la chiusura della discarica di Malagrotta era stato anche il mantra della giunta Alemanno.
Insomma negli ultimi anni abbiamo avuti sindaci che si sono presi meriti non propri mentre non si sono assunti la responsabilità di trovare una discarica alternativa, cosa grave perché è una delle cause dell’emergenza rifiuti in atto.
Eppure proprio all’inizio della campagna elettorale per Roma il presidente della Regione, che ha la competenza in materia di programmazione del ciclo dei rifiuti, ha dichiarato che a Roma serve la discarica di servizio e spetta al nuovo Sindaco di Roma indicare il sito. Allora sarebbe giusto e responsabile che il futuro Sindaco di Roma dicesse in campagna elettorale se la discarica la vuole aprire, dove, come e quando. Questa sarebbe politica con la P maiuscola.
* Già Consigliere Regionale
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