Roma

Rifiuti, Virginia Raggi è un mago. Paola Muraro è una “santa competente”

Il sindaco processa 10 anni di gestiione Ama: “Ecco tutte le follie sulla gestione dei rifiuti di Roma"

Emergenza rifiuti a Roma c'è ma anche no. Cioè, c'è un rischio sanitario ma il Movimento Cinque Stelle e il sindaco Virginia Raggi hanno ormai la situazione sotto controllo.

Dopo la cacciata di Fortini dal'Ama, eredità di Ignazio Marino, Roma è salva dalla montagna di “monnezza” che la stava per sommergere. Così finisce in stile Giubileo dell'assessore Paola Muraro il Consiglio comunale straordinario dedicato al dramma decennale dei rifiuti di Roma. Raggi mette all'angolo le velleità dell'opposizione di Pd (Michela Di Biase) e Fratelli d'Italia (Ghera-De Priamo) di aprire una crisi nel governo cittadino appena insediato e dimostrare urbi et orbi l'incapacità del Movimento di avere responsabilità di governo.

Roma non sarà pulitissima ma al momento è quasi pulita grazie alla congiuntura estiva dei romani in vacanza e al ricorso agli impianti di trattamento del Colari di Manlio Cerroni del quale l'ex Ad di Ama Fortini non ne voleva sapere. E così per il sindaco è gioco facile trasformare la relazione sull'emergenza rifiuti in un atto d'accusa contro decenni di gestione dei rifiuti e ribaltare ogni responsabilità su chi l'ha preceduta in Campidoglio. E se emergenza c'è stata, come al solito è colpa dei giornali: “Voglio applaudire quella stampa scandalistica che sostiene partiti bocciati dall'elettorato, stampa che per fortuna non è la maggioranza. Applausi anche - ha aggiunto - a questa politica che per fortuna non è la maggioranza. Noi diciamo che non dobbiamo offendere l'intelligenza dei cittadini. Non ci spaventa una campagna diffamatoria di certa stampa, siamo preparati a certi giochi. Un ringraziamento, questa volta sincero, va a tutti gli operatori Ama che da quando ci siamo insediati ci sono stati vicino perché non hanno avuto paura di rimboccarsi le maniche e di lavorare di più, specie in queste condizioni", ha chiosato al termine di un intervento nel quale ha elencato uno ad uno tutti i progetti di Ama regolarmente falliti. Come quello dell'acquisto di 100 mini impianti di compostaggio per comunità mai visti ma costati 5 milioni di euro.

Ma è sulla Muraro che la giovane Raggi si è superata, leggendo come un oracolo il testo preparato nella notte insieme all'assessore di fiducia così descritta: “Non si può eccepire che non sia competente, forse è diventata troppo scomoda?”. E a proposito dei guadagni dell'ex consulente di Ama, ha precisato: "Altri consulenti in Ama hanno ricevuto compensi ben più onerosi e mai nessuno ha detto nulla. Nella gestione Panzironi-Fortini alcune segretarie in Ama prendevano da 70 a 90 mila euro. Muraro è stata consulente di Ama e lo sappiamo tutti. Fino a luglio il suo curriculum sul sito era aggiornato al 2015 e riportava che Muraro era anche consulente. Poco prima delle dimissioni di Fortini il curriculum è stato modificato con una versione del 2011 evidentemente non aggiornato: tra il 2011 e il 2012 è stata consulente di Federambiente all'epoca presieduta proprio da Fortini. Dal suo curriculum si evince che Muraro ha svolto incarichi privati in aziende pubbliche e la sua competenza è comprovata proprio da esperienza nel settore dei rifiuti".

Poi la Raggi ha anche disegnato “il vangelo dei rifiuti secondo il Movimento”, con un piano di azione che partirà a dicembre: “Almeno undici interventi si rendono necessari per evitare che quella dei rifiuti diventi una vera e propria emergenza. 1) mantenimento strutturale del servizio messo in campo negli ultimi 20 giorni; 2) ripresa immediata del servizio ritiro ingombranti; 3) ripresa immediata della raccolta carta cartone stradale; 4) attivazione del servizio di raccolta da utenze commerciali di carta cartone, organico, plastica; 5) apertura delle isole ecologiche in orari confacenti ai cittadini; 6) incremento delle risorse necessarie ad innalzare il suddetto livello di servizio; 7) immediata verifica dei contratti di conferimento presso impianti di terzi, verifica delle capacità incrementali di ricezione degli stessi; 8) ampliamento della platea dei siti finali per recupero e smaltimento assicurando e garantendo più capacità di conferimento, in grado di prevenire ogni possibile inibizione dei conferimenti Ama causa guasto o altra natura; 9: stante i contratti in essere - ha aggiunto il sindaco - si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea gia' esistenti (S. Vittore e Aprilia-Orvieto-Terni) incardinati sull'inderogabile principio comunitario di prossimità e validazione operativa del 51% di proprietà comunale; 10: immediata redazione dei necessari accordi regionali dove necessari; 11: presidio permanente di personale Anac preposto alla vigilanza e validazione degli atti necessari". "Quanto sopra consentirà' - ha concluso la Raggi - di poter fare a breve una manutenzione straordinaria degli impianti TMB, arrivati al collasso. Entro dicembre 2016, poi, presenteremo un progetto impiantistico, funzionale al programma del M5S verso il rifiuti zero al quale seguirà' contestualmente la presentazione delle istanze autorizzative che dovranno rispettare il periodo di rilascio previsto dalle norme".

E la seduta consiliare sui rifiuti è stata anche l'occasione per un ritorno sulla scena del candidato sconfitto del Pd ì, Roberto Giachetti: “Lei ha vinto le elezioni, pure in una misura considerevole, probabilmente anche per le ragioni che i romani hanno riscontrato. Ma lei non può' continuare a ricordarci, anche nei prossimi cinque anni, quali sono stati gli errori delle precedenti amministrazioni. La realtà e' un po' diversa dagli spot. Lei deve spiegare ai romani che cosa intende fare adesso".