Roma
Rifiuti, Zingaretti salva la Raggi grazie alle Marche. Ma ordina gli impianti
La Regione Lazio si accorda con le Marche per il trattamento dei rifiuti, ma Zingaretti ordina alla Raggi gli impianti: “Roma autosufficiente”
Emergenza rifiuti a Roma, Zingaretti trova l'intesa con la Regione Marche per il trattamento dell'immondizia di Roma: 5.500 tonnellate al mese, per i prossimi sei mesi, di rifiuti indifferenziati nell'impianto marchigiano individuato e contrattualizzato dall’azienda Ama. Ma il presidente del Lazio chiede alla Raggi gli impianti.
Approvata la delibera dalla Giunta regionale del Lazio, che consentirà il conferimento e il trattamento di circa 5.500 tonnellate al mese, fino a marzo 2020, di rifiuti indifferenziati nelle Marche, regione amica amministrata dall'uomo Pd Luca Ceriscioli. Dopo l’ordinanza regionale per assicurare il ripristino della raccolta dei rifiuti di Roma varata lo scorso luglio e la sua recente proroga fino al 15 ottobre, l’Amministrazione Zingaretti completa anche gli accordi con Marche e Abruzzo, che garantiranno una disponibilità complessiva di 9.500 tonnellate al mese, con l’obiettivo di sostenere il Campidoglio e l’azienda capitolina di fronte alla situazione di criticità nella gestione dei rifiuti urbani.
Zingaretti dice: “Ancora una volta l’Amministrazione regionale garantisce una fattiva collaborazione istituzionale per aiutare il Campidoglio e l’Ama, ma servono soluzioni durature per assicurare un corretto funzionamento del sistema dei rifiuti di Roma. Ma attenzione, è rischioso contare solo sull’aiuto degli altri: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ed essere autosufficiente”. Il messaggio è chiaro: la Regione Lazio viene incontro al Comune di Roma e all'Ama, ma in cambio chiede alla Raggi di fare impianti di smaltimento, l'unico vero modo secondo Zingaretti per porre fine ad “un problema di Roma, non del Lazio”. Zingaretti infatti due settimane fa aveva detto che “finche Roma non avrebbe fatto degli impianti, la situazione rifiuti sarebbe rimasta in bilico”.
Sulla stessa linea di Zingaretti anche l'ex Cda di Ama, che nella lettera inviata alla Raggi post dimissioni hanno ribadito il bisogno di impianti in casa propria, e l'assessore Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio Massimiliano Valeriani: “Ora è fondamentale - dice l'assessore – che in tempi brevi il Comune ed Ama promuovano interventi di medio e lungo periodo per dotare Roma degli impianti necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti ed almeno limitare drasticamente la costosa ed inquinante migrazione degli scarti indifferenziati in giro per il Lazio e le altre regioni italiane”.