Roma
Rigenerazione urbana, Madia: riforme come percorsi per collaborazione virtuosa
Incontro-dibattito della Consulta Giovani Imprenditori e Professionisti di Roma e del Lazio e lancio del concorso di idee: "Smart space"
La rigenerazione urbana, ossia il miglioramento delle città in rapporto alla qualità della vita e alle esigenze di adeguamento, statico, energetico e tecnologico, è una grande scommessa sul futuro tanto per il pubblico che per gli investimenti privati. Invitata dalla Consulta Giovani Imprenditori e Professionisti di Roma e del Lazio - Presidente Elisabetta Maggini - il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha sottolineato come le riforme non vadano intese solo come una serie di leggi, ma come strumenti finalizzati a cambiare in meglio la vita delle persone.
“Purtroppo – ha rilevato il ministro – c’è ancora la percezione che il settore della Pubblica Amministrazione complichi la vita, e per ribattere a ciò ci siamo particolarmente impegnati in numerose semplificazioni convinti che la P.A. non è inutile, ma necessaria a chi vuole fare impresa”. Per affrontare le tante sfide del futuro, a partire dalla grande trasformazione digitale, secondo Madia, un virtuoso rapporto pubblico–privato è fondamentale.
L’incontro che si è svolto in Galleria Alberto Sordi, con l’affluenza di un numeroso pubblico, è stato introdotto dal Ceo di Sorgente Group, padrone di casa, Valter Mainetti, che ha rilevato gli sforzi nei quali è impegnato il Gruppo, anche con altre proprietà immobiliari, per la valorizzazione dell’area del Tridente, facilitando la connessione e il rilancio della storica via del Tritone. Nell’occasione Mainetti ha ricordato come, attraverso la Fondazione Sorgente Group, il gruppo abbia investito nel restauro e nella manutenzione del “Giardino degli Aranci” all’Aventino.
Secondo quanto emerso dal dibattito moderato dal direttore del Foglio, Claudio Cerasa, la rigenerazione urbana, come ha rilevato Carlo Muratori, presidente dell’Associazione Giovani Costruttori Edili di Roma, è soprattutto un fatto culturale e richiede l’impegno di tutti, cittadini, imprese e istituzioni. Il “verde” poi, di cui Roma vanta un primato rispetto alle altre capitali d’Europa, è strategico, non solo per il decoro. Come hanno ribadito Fausto Bianchi, Presidente Giovani Unindustria e Alessandro Zucconi, Presidente Giovani Federalberghi, va tutelato il verde soprattutto per la salute, nonché per un turismo moderno che non si esaurisca nella fruizione dei monumenti. Perciò sono necessarie anche strutture e ambienti dopo sia possibile intrattenersi piacevolmente con la famiglia e praticare sport.
Infatti la rigenerazione urbana non va intesa solo in termini di acciaio e cemento, come è stato rilevato dai costruttori: su questo aspetto l’apposita legge regionale, che offre molte opportunità, a circa cinque mesi dall’entrata in vigore, è ancora al palo, con i Comuni, a partire da Roma, che non hanno ancora deliberato i provvedimenti attuativi a loro riservati.
Proprio l’Assessore alle politiche del territorio e mobilità del Lazio, Michele Civita, ha illustrato i meriti della legge che consente anche di accedere alle risorse europee per le infrastrutture, oltre a prevedere numerosi incentivi.
Oltre ad evidenziare la persistente e dannosa lentezza della Pubblica Amministrazione, l’associazione dei costruttori romani è ottimista guardando al futuro, e punta a coinvolgere i privati, soprattutto giovani, in progetti di rigenerazione urbana, attraverso un concorso di idee lanciato dalla Fondazione Almagià, impegnata nella ricerca scientifica.
In collaborazione con la Consulta Giovani Imprenditori e Professionisti del Lazio, con gli ordini degli architetti e degli ingegneri, il concorso che scade alla fine di aprile, prevede la progettazione di “smart space”, destinati a rivitalizzare, attraverso la collaborazione di pubblico e privato, zone della città abbandonate e degradate.