Roma

Rissa tra cartomanti, a Trastevere scoppia la guerra delle fattucchiere

David Perugia di

Botte per contendersi il posto a piazza Sant'Egidio tra una cartomante romana e una greca: i carabinieri arrestano l'italiana. Era stata denunciata giorni fa

I magistrati erano stati chiari: proibizione assoluta di avvicinamento. Ma la maga italiana non ha rispettato l’obbligo e martedì 28 novembre sera, nel cuore di Trastevere, a Piazza Sant’Egidio, è andata a caccia della fattucchiera straniera colpevole, dal suo punto di vista, di rubarle il lavoro.

La cartomante romana così è finita in carcere a Rebibbia. Un aggravamento della pena disposto dal gip e dal pm Vincenzo Barba.

Concorrenza? No, grazie

Tutto ha avuto inizio giorni fa, quando a Trastevere è arrivata la concorrenza: una cartomante greca che aveva rubato l'esclusiva alla romana. Nella piazza, infatti, da tempo c’era anche un’altra maga, romana di Roma che non ha mai avuto intenzione di dividere lo spazio con nessuno. E così, senza troppi giri di parole, la fattucchiera romana ha fatto intendere alla collega che doveva abbandonare la postazione. 

Tarocchi in aria

Via il banchetto e via i tarocchi, perché solo lei poteva leggere il futuro ai turisti. Tuttavia, la maga ateniese si è dimostrata combattiva e non ha mai accettato di subire il ricatto. Anche se in più di un’occasione i militari che presidiano la zona erano intervenuti quando la cartomante italiana aveva aggredito la greca.  Alla fine, i carabinieri di Trastevere, dopo l’ennesimo sopruso, la settimana scorsa, avevano notificato il divieto di avvicinamento della romana all’ateniese. Una doppia beffa per la fattucchiera che così si è vista sfilare la “sua” piazza dalla straniera.

Ritorno alla carica

Un affronto che non è riuscita a digerire e così, in barba alla legge, è ritornata nel cuore di Trastevere con l’obiettivo di rimettere il suo banchetto con i tarocchi e mandar via l’odiata rivale. In questo modo la cartomante romana ha firmato la sua condanna, i carabinieri l’hanno vista e l’hanno portata in carcere.