Ristorante in fiamme, ad Ostia brucia “Peppino”. Ipotesi incendio doloso
L'ombra di una ritorsione contro uno dei locali cult del litorale romano
Vetri rotti e ristorante alle fiamme, brucia “Peppino a Mare” ad Ostia. I titolari: “Mai ricevute richieste di pizzo”.
L'ombra di una ritorsione contro l'incendio della scorsa notte, paura ad Ostia dopo le fiamme che hanno divorato il ristorante cult “Peppino a Mare”. Un atto sul quale arriva anche il sospetto di un atto doloso, come testimoniato da Rosella Pizzuti, presidente del Sib Ostia e proprietaria del locale: "L'unica cosa che posso pensare è che sono l'unica che rappresenta la legalità sul territorio. Continuerò così però: questa è la mia linea, anzi lo farò sempre più convinta. Oltre questo non abbiamo idee sulle motivazioni. Non so se il messaggio di questo gesto sia rivolto a me come presidente dei balneari o a me come ristoratrice. Sicuramente non ho avuto avvertimenti o minacce, non mi è stato chiesto il pizzo né altro: anche perché sicuramente l'avrei denunciato".
Nel ristorante sono visibili bruciature sul pavimento vicino alla porta d'ingresso e al centro della sala da pranzo, l'aria è ancora intrisa di odore di combustibile nonostante i finestroni siano stati spalancati. "Stamattina - continua Pizzuti - abbiamo abbiamo trovato la porta a vetri d'ingresso tutta rotta e un'aria irrespirabile, ho ancora il sapore di benzina in bocca. Abbiamo trovato al centro della sala un tavolo con 4 sedie bruciate e tutto il locale cosparso di benzina. Fortunatamente hanno dato fuoco a un tappeto che era a terra davanti all'entrata fatto di materiale ignifugo e ad una tovaglia sul tavolo anch'essa ignifuga. Sembra che abbiano utilizzato delle piccole bombette rudimentali, una di queste miccette è stata trovata inesplosa. Oggi siamo chiusi, per pulire e abbiamo dovuto chiamare una ditta specializzata perché da soli non ce l'avremmo fatta. Vedremo se installare telecamere di sorveglianza e aumentare la sicurezza".