Roma

Ritorna il "Quasi festival": dibattiti su guerra e pandemia in 25 incontri

Partecipano 138 esperti, politici, giornalisti, personaggi di scienza e di chiesa all'edizione 2022 del "Quasi Festival"

L'edizione 2022 del "Quasi Festival - La lezione del 2020" dal titolo "Senza freni? Dalla lezione tradita della pandemia ai venti di guerra" si terrà a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, in via della Lungara 19, l'8, 9 e 10 aprile prossimi.

Si terranno 25 incontri in 3 giorni, in cui personaggi dal mondo delle istituzioni, della cultura e anche 2 premi nobel si confronteranno sul come fronteggiare il difficile periodo storico in cui ci troviamo. La serie di incontri è promossa da militanti e attivisti di associazioni e movimenti impegnati nel sociale. Tra gli ospiti attesi i 2 premi Nobel Giorgio Parisi e Jody Williams, il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo, la vicesegretaria della Cgil Gianna Fracassi, il direttore di Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro, poi Marco Revelli, Fabrizio Barca, Gad Lerner, Rosy Bindi, Alex Zanotelli e Marco Damilano.

Gli incontri saranno divisi in 4 macro topic:  il primo è un approfondimento degli effetti della pandemia nel
mondo, dalla salute e dalla condizione delle persone fino all'attuale clima di guerra. La seconda per capire quali sono le idee e le politiche che suggeriscano un cambiamento, a partire dalla necessità di prendersi cura delle persone, dei loro diritti e dei loro bisogni e del pianeta che ci ospita. La terza per parlare di noi, dell'Italia dei governi di unità nazionale e della continua emergenza.
La quarta, per fare un pò di brainstorming sul come muoversi per ricostruire la speranza.

"Quasi tre anni di pandemia, hanno sconvolto il mondo che già non stava tanto bene dopo la crisi finanziaria e la recessione - spiegano i promotori dell'iniziativa - Troppi avvenimenti sono stati definiti tra quelli che cambieranno il mondo, perdendo di vista ciò che davvero lo ha cambiato, ovvero la pandemia. Ha svelato le diseguaglianze di genere, di territorio, di accesso ai vaccini, e alla cura, proponendo così un altro ordine delle priorità che e durato fino a quando il messaggio non è diventato tornare al passato".