Roma

Ritorno alla Roma del 1849: serata risorgimentale al Gianicolo

Spettacoli, proiezioni e misteri svelati al Museo di Porta San Pancrazio in compagnia di Massimo Wertmuller

Al Museo di Porta San Pancrazio due serate risorgimentali e la prima nazionale del cortometraggio “Settimio Bentivoglio Garibaldino”.

Venerdì 29 e sabato 30 giugno 2018, il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina ospiterà, in apertura straordinaria dalle 19.30 alle 22.30, una serata risorgimentale comprendente la prima presentazione pubblica del cortometraggio: “Settimio Bentivoglio Garibaldino” di Roberto Stocchi con la regia di Francesca Draghetti, girato in parte proprio all’interno del museo e di tematiche strettamente legate alle vicende della Repubblica Romana del 1849.

Il corto, ispirato alle vicende storiche della Repubblica Romana, attraverso una libera finzione narrativa rievoca infatti la tragica notte del 30 aprile 1849, in cui si consumò l’attacco finale ai difensori della Repubblica da parte delle truppe dell’esercito francese, giunto in città per ristabilire il potere temporale pontificio. In quella notte bagnata di acqua e di ansia per le sorti di Roma, mille furono infatti le storie e le vite che si intrecciarono, al Gianicolo, in quel fazzoletto di terra limitrofo a Porta San Pancrazio, protagonista essa stessa in prima persona degli avvenimenti di quei giorni. Mille storie, tra cui quella di Settimio e Cornelia, due popolani di Trastevere, che da quella tragica notte tornano a incontrarsi come spiriti proprio al Gianicolo, ricordando fatti e personaggi di quei giorni gloriosi, oltre a svelare, una volta per tutte, un piccolo mistero ancora aleggiante dal ’49 sulla Porta San Pancrazio.

La proiezione sarà arricchita da uno spettacolo risorgimentale collaterale, animato da Massimo Wertmuller (magistrale interprete del popolano Ciceruacchio nell’omonimo video inserito nel percorso del museo), che presenterà letture drammatizzate a tema, intervallate da brani musicali, per la voce di Susanna Latela e la chitarra di Mauro Conti, ispirati alla canzone popolare romana, in parte tratte dal film Tosca di Luigi Magni e dal repertorio di Gabriella Ferri.