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Roma
Rivincita della porchetta: arrosticino batte kebab. Cibo di strada sdoganato

La porchetta batte il kebab nel cuore dei romani: il cibo di strada più apprezzato del Lazio torna sul podio (e sul bancone) e ottiene il via libera per la vendita diretta.

 

Ora gli agricoltori potranno vendere i propri prodotti su strada anche se derivati da processi di manipolazione o trasformazione. Lo street food torna alla tradizione: non più solo kebab e hot dog, ma panini con la porchetta e arrosticini.

Un sostegno prezioso per la promozione delle specialità tradizionali regionali e un'innovazione legislativa che mette le aziende agricole locali nelle condizioni ottimali per diffondere la conoscenza e il consumo di vere e proprie specialità.

Un italiano su due nell'ultimo anno ha mangiato cibo da strada: ora potrà acquistare i prodotti direttamente da agricoltori e allevatori a garanzia della genuinità e della qualità.

Coldiretti sottolinea l'importanza dell'iniziativa in un momento storico in cui il cibo straniero sembra andar di moda. Non solo sushi e kebab, però, ma anche la frutta fuori stagione e i prodotti congelati. La vendita diretta dei produttori, invece, consentirà ai romani e ai turisti di poter assaporare i cibi di stagione e quelli della tradizione laziale. “Un modo per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade, dalle piazze e dalle botteghe dei centri storici invase dal kebab, dal sushi, dalla frutta fuori stagione come le caldarroste congelate. Accogliere i turisti che affollano Roma e le più rinomate località del Lazio con un’offerta alimentare autenticamente locale significa non solo valorizzare l’identità culturale delle città, ma anche offrire ai visitatori un assaggio di quella autentica italianità gastronomica che i turisti stranieri si aspettano di trovare durante la loro permanenza nel nostro paese”, scrive in una nota la Coldiretti.

Roma diventa così il banco di prova più importante per una rivoluzione a chilometro zero. Al mercato contadino del Circo Massimo verrà siglato un accordo con le istituzioni cittadine per restituire alle produzioni locali la massima centralità.

Oltre al via libera al cibo da strada contadino, nella manovra è stato confermato per gli agricoltori under 40 l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’ulteriore anno. Ok anche al bonus verde, ossia la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici, immobili, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

 

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