Roma
Rivoluzione Acea, le case dell'acqua volute da Alemanno diventano a pagamento
La mozione 5 Stelle per far pagare l'erogazione di acqua pubblica
Le case dell'acqua volute da Marino e Alemanno diventano a pagamento. L'assemblea capitolina ha approvato con 25 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti del gruppo di Fratelli d'Italia, la mozione proposta dalla maggioranza del M5S.
In un clima di emergenza siccità in cui la giunta ha scelto di chiudere a scacchiera decine di nasoni – le storiche fontanelle d'acqua potabile di Roma – ora si pensa pure di far pagare la distribuzione delle case dell'acqua. Al momento ne esistono 56 sulle 100 che le giunte precedenti avevano pensato di aprire nella Capitale e altre 19 sono di prossima installazione. Acea stima che dal 2014 – anno di inaugurazione – ad oggi abbiano erogato 22 milioni 443mila litri d'acqua. Ora in Campidoglio si discute per “concordare con Acea l'erogazione di acqua refrigerata dalle Case dell'Acqua con pagamento immediato”.
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