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Roma
Roberta Lombardi la zarina M5S: a volte tornano a lavorare. Ora è consulente

Ricordate Roberta Lombardi, Movimento Cinque Stelle, detta la zarina per il suo carattere intransigente? Arrivata con l'onda 5 Stelle del 2013 alla Camera dei deputati come capogruppo e poi “portavoce”, quindi candidata sconfitta alla Regione Lazio contro Zingaretti ma “rientrata” come assessore alla Transizione del “campo largo”, riappare sulla scena ma non quella politica.

Chiusa la stagione “stellare”, la zarina si getta in una nuova avventura “ecologica”: innamorata del Cinque Stelle della prima ora e tra quelli che promettevano di aprire il “palazzo come una scatoletta di tonno”, ha chiuso il ciclo politico ed è tornata alla professione. E sceglie TikTok per raccontare “alla bella gente, un un piccolo passo avanti nella mia attività professionale, un grande passo avanti nel tema della sostenibilità”. E visto che in Regione Lazio è stato il primo assessore donna alla sostenibilità d'Italia ha pensato bene di mettere a frutto la sua esperienza e di aprire uno studio di consulenza per le aziende che vogliono “aprirsi” alla transizione verso un'economia più pulita e sostenibile.

 

 

"Entriamo tutti insieme ci riprendiamo prima il Parlamento e poi il Paese"

Un anno di “prudente sospensione” dalla scena ha sepolto le prime esternazioni sul fascismo e su Casapound, “"Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica, razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia”. Per non parlare della chiamata “alle armi” dei Cinque Stelle, quando disse: “"Entriamo tutti insieme ci riprendiamo il Parlamento prima ed il Paese subito dopo”.

"Filofascista a chi"

Sono entrati, il Paese non l'hanno ripreso e poi sono usciti. E visto che la politica dà da mangiare a molti per molti anni, nel pieno rispetto della coerenza, è tornata a lavorare. Resterà nella storia politica italiana per il suo carattere ruvido, l'eterna lite con Virginia Raggi per la candidatura e per il doppio mandato e per aver strizzato l'occhio al fascismo “prima che degenerasse”. Poi corretta con “Filofascismo a chi”. Buona fortuna di cuore.







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