Robot e intelligenza artificiale: Maker Faire proietta Roma nel futuro
Torna Maker Faire Rome, la fiera dell'innovazione più grande d'Europa
Robot umanoidi, intelligenza artificiale, robot dedicati alle attività quotidiane o applicati all’industria e alla medicina, robot domestici o addirittura calciatori: torna Maker Faire Rome.
La fiera dell'innovazione sbarca nella Capitale per la quarta edizione dell'evento che unisce scienza, fantascienza, tecnologia, divertimento e business.
Maker Faire Rome, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma attraverso Innova Camera, è la più grande Maker Faire al di fuori degli Stati Uniti e la seconda al mondo per numero di visitatori con 110 mila presenze registrate nell’edizione del 2016.
Curiosi e amanti dell'elettronica verranno catapultati nel futuro grazie alle invenzioni dei makers. La manifestazione, nata per soddisfare un pubblico di curiosi di tutte le età, espone sia idee che nascono dalla voglia di risolvere piccoli e grandi problemi della vita di tutti i giorni, sia creazioni che puntano unicamente a divertire e intrattenere.
Un evento unico, pensato per accendere i riflettori su centinaia di idee e progetti provenienti da tutto il mondo: a Maker Faire Rome si possono trovare invenzioni in campo scientifico e tecnologico, biomedicale, manifattura digitale, internet delle cose, alimentazione, clima, automazione e anche nuove forme di arte, spettacolo, musica e artigianato.
La quinta edizione dell'esposizione apre i battenti il prossimo 1 dicembre presso la Fiera di Roma. Il tutto in un’area appositamente dedicata che quest’anno sarà particolarmente ampia: uno spazio di ben 400 mq con le migliori eccellenze della robotica italiana realizzate da start up, istituti di ricerca e team delle più prestigiose università italiane.
Curatore della sezione è il professor Bruno Siciliano, Direttore di Icaros (Centro Interdipartimentale di Chirurgia Robotica), nonché di Prisma Lab (Laboratorio di Progetti di Robotica Industriale e di Servizio, Meccatronica e Automazione), presso l’Università di Napoli Federico II e autore di uno dei libri più adottati negli atenei di tutto il mondo, “Robotics”.
“Pochi sanno – spiega Siciliano – quanto l’Italia sia un’eccellenza nel settore della robotica. Quando si parla di robot si pensa subito al Giappone o agli Stati Uniti, ma nel nostro Paese ci sono ricercatori e studiosi, in questo campo, tra i migliori a livello internazionale. L’Italia è all’avanguardia in diversi settori di ricerca e sviluppo in robotica. Basti pensare che, nell’ambito del Settimo Programma Quadro della Comunità Europea, il 16,5% dei finanziamenti a progetti di robotica è stato assegnato a istituzioni italiane, a fronte - continua Siciliano - di uno share del 13% di finanziamento della ricerca comunitaria nei vari settori. Diversi sono i gruppi di ricerca italiani noti a livello internazionale. Tredici di questi esporranno i loro prototipi alla Maker Faire Rome”.
Tra questi: l’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna, il Centro Piaggio dell’Università di Pisa, il SIRS Lab dell’Università di Siena, il Dipartimento di Informatica e Automazione dell’Università di Roma Tre, il RoCoCo Lab della Sapienza Università di Roma, il SAG Group dell’Università di Roma Tor Vergata, il Laboratorio di Automazione e Robotica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il Prisma Lab e il Prisca Lab dell’Università di Napoli Federico II.
La presenza massiccia di gruppi di ricerca è una delle novità di questa edizione della Maker Faire e ha l’obiettivo di mostrare al vasto pubblico della fiera alcune delle realizzazioni più avanzate del settore, con diverse dimostrazioni “hands-on”. La robotica, però, sarà presente anche in diverse altre aree della fiera, grazie agli appassionati di tecnologia, educatori, inventori, ingegneri, studenti,così da dare l’opportunità per far confrontare creazioni originali con i prototipi della ricerca di punta e contribuendo così a realizzare un avvicinamento virtuoso tra mondi trasversali con rari precedenti.
Il professor Siciliano è, inoltre, il curatore della conferenza sulla robotica dal titolo “Robots: What’s next?” che si terrà sabato 2 dicembre a partire dalle 14.30all'interno della Fiera e durante la quale verrà presentato il libro “I robot e noi” scritto da Maria Chiara Carrozza, scienziata ed ex ministro dell’Istruzione.
“Avremo modo di ascoltare – anticipa Siciliano – alcune storie di successo come quella di Soft Hand, una mano robotica sviluppata dall’Università di Pisa molto semplice da usare e dedicata ai disabili oppure potremo ascoltare la storia di Aslatech, realizzata da una start di Bologna che produce dei droni che non sanno solo “vedere” ma anche “toccare” con l’ausilio di piccoli bracci. Proprio l’azione è d’altronde la caratteristica principale dei robot e questi, in grado di sollevare ciascuno due chili di peso, possono essere anche utilizzati in sciami per svolgere operazioni complesse. Presenteremo anche Rodyman, un sistema robotico - frutto di un imponente progetto di ricerca - tecnicamente definito “non prensile” adatto alla manipolazione di oggetti morbidi o deformabili. Naturalmente – conclude Siciliano – oltre alle eccellenze italiane e ai progetti d’avanguardia, faremo anche una riflessione sugli aspetti etici, culturali e sociologici che l’avvento dei robot creerà nella nostra società”.
Infine, per la Maker Faire l’IIT, Istituto Italiano di Tecnologia, ha ideato un corso di robotica gratuito su iCub (un piccolo robot, alto 1,04 metri e con un peso di circa 25 kg, creato da un team di ricercatori dell’IIT) che si terrà sabato 2 e domenica 3 dicembre dalle 10.30 alle 18.30. I ricercatori della ICub Facility e del dipartimento di Robotics, Brain and Cognitive Sciences di IIT guideranno i partecipanti alla programmazione della testa del robot umanoide iCub.
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