Roghi tossici nei campi rom, Tagliente: “Nessun risultato senza integrazione”
L'analisi di Francesco Tagliente, poliziotto di lunga carriera, ex questore e prefetto di Roma
I roghi tossici diventano emergenza, il sindaco Virginia Raggi ha chiesto l'intervento dell'esercito, il ministro Marco Minniti ha annunciato “tolleranza zero”. L'analisi di Francesco Tagliente, ex prefetto e questore di Roma.
di Francesco Tagliente*
Di emergenza roghi tossici a Roma se ne parla da tempo. I nomadi bruciano ogni tipo di rifiuto producendo fumi tossici. Alcuni giorni fa il Ministro dell’interno Marco Minniti davanti alla Commissione d'inchiesta sulle periferie sui roghi tossici che si alzano dai campi nomadi romani, ha parlato di «tolleranza zero» e ha annunciato: “Abbiamo messo in campo iniziative con i sindaci ed i prefetti e misure straordinarie di controllo del territorio, sarà attivato anche l'Esercito se necessario”.
Una città come Roma deve reagire e contrastare tutte le forme di degrado, comprese quelle rappresentate dai Campi Rom e dalle baraccopoli abusive, ma deve anche combattere l’emarginazione sociale e diminuire le differenze. Servono interventi congiunti di assistenza e di sicurezza. Partendo dai campi più critici (dove spesso vengono bruciati plastica e rifiuti) si deve procedere con la politica del doppio binario: attenzione nei confronti di chi ha bisogno di essere assistito e controlli e interventi rigorosi nei confronti di chi delinque e non ha diritto all’assistenza. Per procedere in questo senso bisogna che la Polizia Municipale, supportata dai servizi sociali, sia messa nelle condizioni di fare i controlli, anche dentro i campi e di far rispettare i regolamenti.
L’AMA deve assicurare un continuo prelievo di rifiuti dai campi tenendoli puliti. Alle istituzioni governative va richiesto uno specifico intervento in materia di prevenzione e contrasto dei reati ambientali.
Sono necessarie, però, anche delle verifiche patrimoniali (partite iva, movimenti bancari, catasto, pra). Chi non ha i requisiti soggettivi richiesti dovrà cercarsi un percorso autonomo e uscire dai campi.
Il lavoro di sorveglianza e pulizia di Vigili e Ama va integrato da un Servizio per i cittadini che vivono intorno ai campi. Se riscontrano delle anomalie devono poter chiamare “una linea diretta” e far scattare l’intervento dei vigili del fuoco e dei vigili urbani.
Osservatorio provinciale sui furti di rame
Collegato a questo servizio serve anche un osservatorio apposito per prevenire i roghi tossici di mucchi di plastica nei campi e contrastare più efficacemente i furti di rame, che hanno impatti negativi sull’erogazione di servizi essenziali, come l’illuminazione cittadina, il trasporto, l'energia e le telecomunicazioni. Va promossa quindi l’istituzione di un 'Osservatorio provinciale sui furti di rame al fine di condividere informazioni e adottare strategie mirate e più efficaci, con il contributo di tutti i soggetti, pubblici e privati: Amm.ne comunale, Forze e Corpi di Polizia, Ufficio delle Dogane, ENEL, ACEA Ferrovie, Anie, Telecom.”
*Già Prefetto e Questore di Roma
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