Roma

Rogo a Fiumicino, è ancora caos. In migliaia sono ancora in fila

LA DIRETTA.

TERMINAL SOTTO SEQUESTRO

Sequestrato il Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino dopo il rogo che ha devastato parte della struttura. La misura disposta dalla Procura di Civitavecchia che indaga per incendio colposo contro ignoti. "Un atto dovuto - riporta Francesco Giro, senatore FI e Responsabile Enti Locali del Lazio - E' bene fare chiarezza su un episodio assai grave".
"Ma si faccia presto - continua Giro- La Capitale, meta turistica fra le più ambite al mondo, non può avere per mesi un aeroporto amputato, alla vigilia del Giubileo e alle porte della stagione estiva".

Ripresi i voli

Sono riprese alle 14 le partenze all'aeroporto di Fiumicino, sospese dopo l'incendio di questa notte. Unico terminal operativo e' il T1, dove sono stati invitati a recarsi tutti i passeggeri in attesa di imbarco. Prevedibilmente si sono formate lunghe code all'esterno del terminal.
In campo una task force di quasi 400 addetti per assistere i passeggeri, per le attività di sicurezza e vigilanza e per supportare nelle prime operazioni per il ripristino delle condizioni di agibilità al Terminal 3.

Ipotesi ufficiale: cortocircuito.

La probabile causa del rogo al Terminal 3 di Fiumicino "potrebbe essere un corto circuito nella zona commerciale". Lo ha detto il presidente dell'Enac, Vito Riggio. L'incendio nell'aeroporto di Fiumicino e' divampato alle 00.06 ed e' stato messo sotto controllo dai vigili del fuoco intorno alle 4,30-5. Le fiamme sono partite, secondo l'Enac, da un "vano posto dietro un frigorifero in un esercizio commerciale: questa testimonianza la stiamo valutando secondo le risultanze dei vigili del fuoco per vedere se ci sono dei riscontri".

"Stiamo valutando una teste che ha visto scaturire le fiamme dietro un vano frigo di un bar nella zona commerciale". Lo ha detto Antonio Del Greco, direttore V Zona Polizia di Frontiera di Fiumicino "La testimone è una dipendente del bar - ha detto Del Greco - ha visto del fumo ed ha fatto subito allontanare le persone, poi ha visto le fiamme ed è scattato l'allarme. Confronteremo la versione della testimone con i risultati dei Vigili del Fuoco".

L'agibilità dello scalo

I Terminal T1, T2 e T5 dell'aeroporto di Fiumicino sono "agibili e operativi". L'ha detto l'amministratore delegato di Adr, Lorenzo Lo Presti, sottolineando che anche la parte antistante del terminal T3, quello interessato dall'incendio e' agibile, mentre e' andata distrutta la parte retrostante dove sono presenti numerosi negozi.

Da quanto si apprende, quasi tutti i passeggeri in transito (a parte quelli delle compagnie low cost) sono stati trasferiti in albergo in attesa che riprendano i voli. A quelli rimasti dentro l'aeroporto e' consentito stare solo "Land side", cioe' nel lato check-in. Vengono distribuite bottigliette d'acqua.

 

 

Primi voli in partenza dalle ore 12 nel disperato tentativo di ripristinare il traffico aereo da Fiumicino Aeroporto. Devastato dalle fiamme e dal fumo che ha lasciato un puzzo insostenibile l'intero Terminal T3, quello dei voli internazionali, il cuore "pulsante" del Leonardo Da Vinci dove fanno tappa decine di compagnie aeree. E poche ore dopo che un rogo originato presumibilmente dal deposito bagagli, ha devastato le cabine di controllo dei passaporti e oltre 400 metri quadrati dell'area commerciale, è già il momento delle polemiche.
Si tratta di ipotesi ma è stato subito evidente ai Vigili del Fuoco che l'impianto antincendio è servito a poco o nulla. Indipendentemente dall'origine del rogo - si parla anche di atto doloso - l'area al primo piano del T3 non si è salvata dalle fiamme che si sarebbero levate dal piano inferiore, quello dei servizi e che l'intero sistema che doveva proteggere la struttura dalle fiamme non ha fatto il suo dovere.
Nel corso della notte, e quindi pochi minuti dopo l'allarme scattato intorno intorno alla mezzanotte, al presidio di Polizia e Carabinieri dell'aeroporto si sono aggiunti gli esperti dell'Antiterrorismo spediti dalla Questura per le prime analisi che dovranno essere trasmesse alla Procura di Civitavecchia che ha la competenza territoriale e che aprirà un fascicolo non appena arriveranno le prime indicazioni dei Vigili del Fuoco. Con loro anche gli esperti della Polizia Scientifica, in azione per recuperare informazioni preziose.
E monta la polemica anche sul sistema di gestione dell'emergenza dei servizi aeroportuali della società Adr. Se sul traffico aereo Enac ed Enav hanno ordinato l'immediata chiusura, lasciando un varco solo per gli atterraggi degli intercontinentali, l'informazione ai passeggeri in arrivo e a coloro che si dovevano recare in aeroporto per le prime partenze del mattino, è stata carente. Decine di persone abbandonate a sè stesse, senza alcuna informazione su quanto stava accadendo e nessuna certezza sul destino, tanto che il Comune di Roma, attraverso la Prefettura dove ora siede l'ex capo della Protezione Civile, Gabrielli, ha messo a disposizione dello scalo una serie di autobus e l'assistenza di Vigili e Protezione per consentire lo spostamento dei passeggeri dai terminal in efficienza alle piste.


GLI EFFETTI SU ROMA
Già durante la notte l'Anas ha chiuso l'autostrada che collega la città a Fiumicino. L'effetto però è stato devastante sul traffico del mattino, con lunghissime code sul Gra, sulla Portuense e sulla Cristoforo Colombo. La coda generata è arrivata sino all'Eur intrappolando migliaia di automobilisti.

Alle 11,30 riaperto il tratto della carreggiata in direzione Fiumicino, precedentemente chiuso. Lo comunica l'Anas specificando che alle 10,10 circa, sull'autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino e' stato riaperto il tratto della carreggiata in direzione Fiumicino compreso tra l'allacciamento con il Grande Raccordo Anulare di Roma (km 7) e l'Aeroporto Leonardo da Vinci (km 18,4). Sono state quindi riaperte anche le rampe che dal Grande Raccordo Anulare immettono sull'autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino, in direzione dell'aeroporto.  Al momento, sul Grande Raccordo Anulare permangono rallentamenti e code a tratti, in via di smaltimento, in avvicinamento all'innesto con l'autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino, in particolare in carreggiata interna.

GLI ALTRI SCALI
La chiusura del pià importante scalo italiano ha avuto effetti da Palermo a Milano Linate. Ritardi in Sicilia e corsa contro il tempo per chi aveva prenotato gli aerei del mattino da Milano a Roma, per salire su Frecciarossa e Italo.

LEONARDO EXPRESS
“È ripreso alle 10.15 il servizio viaggiatori per l’aeroporto di Fiumicino, sospeso, dalle 4.40, per disposizione della Questura di Roma”. Lo fa sapere Rfi in una nota. “Durante la sospensione – aggiunge - i treni hanno continuato comunque a raggiungere l’aeroporto. I treni della FL1 hanno svolto servizio viaggiatori in salita e discesa fino a Parco Leonardo, raggiungendo vuoti Fiumicino per consentire poi il deflusso dei passeggeri presenti allo scalo e diretti a Roma. Altrettanto il Leonardo Express, che ha viaggiato vuoto per l’aeroporto svolgendo il servizio viaggiatori solo in direzione Roma”.

LA RICOSTRUZIONE DELL'ENAC

"A mezzanotte e sei minuti è scattato l'allarme antincendio. Le fiamme si sono sviluppate e allargate progressivamente e sono state spente alle prime luci dell'alba. Irrimediabile devastazione della parte land side del T3, non sono stati toccati gli ambienti iniziali del check in". Lo ha detto Vito Riggio presidente Enac nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso gli uffici Enac.
"I terminal T5 e T1 sono perfettamente funzionanti - ha aggiunto - stanno cominciando a partire dei voli. Dalle 14 piena operatività aeroporto. Le compagnie aeree stanno riprendendo a operare, si partirà dai terminal T5, T1 e T2 riadattati".