Roma

Rogo di Centocelle, fermato un 20enne. Uccise per faide tra famiglie nomadi

Il giovane è accusato di omicidio plurimo, tentato omicidio e incendio doloso

Rogo di Centocelle, fermato un 20enne pregiudicato: Serif Seferovic. Dietro l'omicidio delle tre sorelle rom spunta l'ombra delle faide familiari, tra Halilovic e Seferovic.

 

Fin dalle prime indagini è infatti subito emerso che il terribile atto era da ricondursi a problematiche esistenti tra le famiglie Halilovic ed uno dei Seferovic, nate all’interno del campo nomadi di Via Salviati. A seguito di alcuni problemi, il padre delle tre vittime era da tempo entrato in forte contrasto con alcuni Seferovic, tanto da portare ad alcuni episodi, precedenti al 10 maggio, come litigi e danneggiamenti. E' stato accertato inoltre che pochi giorni prima la famiglia Seferovic ha abbandonato il campo nomadi di via Salviati, proprio in seguito alla degenerazione dei rapporti con gli Halilovic. Gravi indizi di colpevolezza sono così piombati su Serif Seferovic, il quale, tra l’altro, aveva un furgone con le stesse caratteristiche di quello presente sulla scena del delitto ed utilizzato dagli autori del rogo.

Le indagini hanno consentito di localizzare a Torino, città dove vivono alcuni parenti della famiglia Seferovic, un soggetto subito riconosciuto dagli investigatori come Serif. Il giovane è stato subito bloccato in considerazione dei gravi indizi raccolti nei suoi confronti, per i reati di omicidio plurimo, tentato omicidio plurimo, detenzione, porto ed utilizzo d’arma da guerra e incendio doloso.