Rogo Pomezia, indagato titolare dell'azienda. La Procura: “Eco X non a norma”
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Incendio di Pomezia, arrivano i primi provvedimenti della Procura: “Azienda non a norma, indagato l'amministratore unico dell'Eco X”. Ancora ignote le cause del rogo.
Cadono le prime teste in seguito al terribile rogo di venerdì scorso, che ha visto coinvolta l'azienda per lo smaltimento dei rifiuti Eco X. Sull'incendio di Pomezia iniziano infatti a mettere ordine i magistrati, con le importantissime dichiarazioni del procuratore di Velletri Francesco Prete: "L'azienda in cui è avvenuto l'incendio si chiama giuridicamente eco servizi per l'ambiente, un ramo di azienda che la Eco X ha ceduto a Buongiovanni nel 2014. Stiamo valutando la quantità e la tipologia di materiale che erano ammassati nell'azienda. Stiamo valutandole posizioni di altri. L'amministratore unico della società Buongiovanni Antonio è iscritto nel registro degli indagati per incendio e inquinamento colposo". Primi responsabili quindi per l'incendio che ha gettato nel panico Pomezia in seguito dell'allarme amianto, poi scongiurato. Un incendio alimento, probabilmente, anche dalle condizioni non a norma dell'azienda. L'Eco X era infatti già stata sanzionata nel 2012, per la mancanza di certificazioni antincendio: “L'Azienda era già stata sanzionata nel 2012 perché non in regola con certificazioni antincendio e, ad oggi ci risulta che l'azienda non fosse ancora in regola".
Ancora mistero attorno alla dinamica dell'incendio, che ha visto le fiamme propagarsi da un innesco avvenuto tra due capannoni. Lo annuncia il procuratore di Velletri Paletti, che dichiara: "Le cause dell'incendio sono ignote ma innesco avvenuto all'esterno tra i due capannoni. Le indagini sono ancora in corso da parte del capitano del Noe".
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