Rogo Pomezia, l'ira dei pompieri: “Nel 2012 la Eco X già non era in regola”
Il pm che indaga sull’ incendio divampato lo scorso 5 maggio presso lo stabilimento di rifiuti Eco X di Pomezia ha riscontrato carenze in merito alle certificazioni antincendio.
Così scendono in campo i Vigili del Fuoco del Conapo che denunciano: “Il Governo non sottovaluti le dichiarazioni del procuratore Francesco Prete relative alle carenze di prevenzione incendi riscontrate alla Eco X di Pomezia. Come è potuto accadere che un’ azienda del genere abbia operato per tutti questi anni senza essere in regola con le norme di prevenzione incendi e non sia stata oggetto di puntuali controlli ispettivi, specie dopo che i vigili del fuoco nel 2012 avevano riscontrato anomalie? Al ministro dell’interno Minniti chiediamo una direttiva per un urgente piano di controlli ispettivi in tutta Italia da parte dei vigili del fuoco e scongiurare il ripetersi di incendi analoghi. Se ci si accorge di queste cose dopo un incendio è segno che l’attività di prevenzione ha completamente fallito”.
Lo ha detto Antonio Brizzi, segretario generale Conapo, il sindacato dei Vigili del Fuoco, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal pm durante la conferenza stampa relativa all’ incendio di Pomezia.
“Non si può pensare ai vigili del fuoco solo quali soccorritori e abbassare la guardia sulle importantissime funzioni di polizia di sicurezza e di prevenzione incendi. I tagli lineari del passato – ha spiegato il segretario del Conapo - hanno determinato una pesante carenza di 3 mila vigili del fuoco sui 32 mila previsti e una gravissima contrazione dell’attività di formazione e sulle attività ispettive e di polizia effettuate dai vigili del fuoco. Da anni come sindacato denunciamo queste mancanze che il governo Gentiloni non deve assolutamente mentre in Italia ci si accorge di queste necessità solo a tragedie avvenute”.
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