Roma
Rogo Pomezia, non c'è amianto: Lorenzin smentisce. Gaffe Raggi sugli ortaggi
Arriva l'ok alla riapertura delle finestre, errore del Campidoglio sul divieto di raccolta degli ortaggi
Incendio di Pomezia, caos sull'allarme amianto: smentita del ministro Lorenzin. Dal Campidoglio arriva il divieto di raccolta degli ortaggi, ma è una gaffe.
Rogo di Pomezia, contr'ordine: non c'è amianto. A stabilirlo è il ministro della salute Lorenzin. Caos intorno al rogo sulla Pontina, la Regione nega la presenza di amianto, mentre l'Asl e Procura confermano. A dare il primissimo esito delle analisi il procuratore di Velletri, Francesco Prete, che annuncia: “Presenza di amianto sul materiale campionato, la Asl conferma”. Al magistrato, che aveva richiesto i dati chimici nell’ambito dell’inchiesta per incendio colposo, fa eco infatti l'allarme della Asl RM 6: “La Asl RM 6 ha inviato al sindaco di Pomezia, a seguito della scoperta della presenza di fibre di amianto nelle lastre di copertura dei capannoni dello stabilimento di Pomezia, una lettera in cui si chiede di disporre con urgenza gli opportuni provvedimenti per assicurare la tempestiva rimozione in sicurezza dei materiali presenti e la contestuale bonifica del sito, nel rispetto della normativa vigente a tutela della salute pubblica previa autorizzazione della Procura della Repubblica di Velletri”.
La smentita
E' così scatta la paura per il rischio amianto, prontamente smentito però dalla Regione e dal ministro Lorenzin. In una nota la Regione Lazio precisa infatti come il CRRA, Centro di riferimento Regionale Amianto, abbia accertato l'assenza di fibre di amianto. Nessuna dispersione in seguito all'incendio, dunque, proprio come confermato alla Camera dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "Non c'è presenza di fibre di amianto dopo l'incendio. Questo è un dato estremamente positivo. Verranno attivate le procedure per la rimozione dei rifiuti e gli operatori verranno messi in sicurezza. E' stato incaricato l'istituto di sanità di fare ulteriori analisi e di avviare la fase 2. L'Asl Rm6 ha fornito indicazioni ai Comuni di Ardea e Anzio per interdire nell'arco di 5 chilometri i prodotti ortofrutticoli e tenere nelle stalle gli animali. La asl ha pubblicato anche le precauzioni da prendere in questi casi".
Gaffe dal Campidoglio
Nel frattempo il caos regna anche in Campidoglio, dove l'assessorato alla Scuola ha emesso il “divieto immediato di approvvigionamento delle derrate alimentari provenienti da un raggio di 50 chilometri dal luogo dell'evento fino a nuova disposizione”. Una nota inviata a una serie di aziende ristoratrici della zona, che operano nei dintorni di Pomezia. Peccato che, ovviamente, le indicazioni siano errate, tanto da essere corrette dopo una segnalazione. Il raggio di divieto non è infatti di 50 km, bensì di soli 5.