Rogo rifiuti al Salario, aumenta la Tari: è l'ultima beffa per i romani
Le parole del sindaco Raggi fanno infuriare gli abitanti della Capitale
Rogo rifiuti al Salario, romani cornuti e mazziati, Raggi: ”Inevitabili le ripercussioni sulla Tari”. Insorge il Codacons: “Pronti a ricorsi contro aumento tassa, inaccettabile qualsiasi aumento. Sui rifiuti, i romani pagano più di tutti nonostante il servizio sia disastroso”.
Il sindaco ammette le tragiche, e costose, ripercussioni del rogo del Tmb su tutta una città già in grande sofferenza: “Se la chiusura dell'impianto Tmb fosse stata programmata come era di fatto nelle nostre intenzioni sarebbe stato a costo zero. Oggi, dovendo ricollocare all'improvviso 800 tonnellate al giorno di rifiuti, mi sento di dire che ci saranno degli effetti sulla tariffa. La chiusura sarebbe avvenuta quando Roma avrebbe diminuito la produzione dei rifiuti indifferenziati. Tuttavia cercheremo di limitare al massimo i disagi e con la collaborazione di tutti troveremo delle soluzioni”.
Qualsiasi aumento della Tari varato dal Campidoglio sarà impugnato dal Codacons nelle sedi opportune al fine di ottenerne l’annullamento. Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando le dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi che ha annunciato possibili aumenti della tassa rifiuti nella capitale.
“È inaccettabile anche solo immaginare un incremento della Tari a Roma – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – I cittadini romani, infatti, pagano per il servizio di raccolta rifiuti le tariffe più elevate d’Italia, con una spesa pro-capite pari a 270,2 euro nel 2017, superata solo da Venezia che tuttavia, essendo città lagunare, ha costi strutturali non paragonabili a quelli delle altre città”.
“A fronte di tariffe più elevate rispetto al resto d’Italia, i romani subiscono un servizio disastroso, con la raccolta rifiuti che funziona in modo discontinuo arrecando disagi enormi alla popolazione – prosegue Rienzi – A fronte di tale situazione, qualsiasi incremento della Tari nella capitale sarebbe un grave atto illegittimo a danno dei cittadini, e pertanto sarà impugnato nelle sedi opportune dal Codacons al fine di bloccare qualsiasi rincaro”.
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