Rom scatenati: sit-in di protesta contro Casapound. Camping River polveriera

Rom, Sinti e Caminanti in piazza contro Casapound, annunciato un sit-in contrapposto tra estremisti di destra e Associazione Nazione Rom. Giovedì 26 aprile il campo nomadi Camping River diventa una polveriera.

Rom scatenati, sfida a Casapound e bocciatura totale del piano di inclusione della Raggi. L'Associazione Nazione Rom scende in campo dopo il blitz della Polizia Municipale di Roma nel campo nomadi "Camping River", avvenuto nella mattinata di mercoledì, che ha visto il sequestro di un'area, adibita a discarica abusiva, ed il fermo di 10 persone. Un episodio che ha scatenato l'ira dei residenti e della stessa Casapound, che ha annunciato per il 26 aprile una manifestazione di protesta contro il degrado e la "situazione esplosiva" della zona.  Rivendicando inoltre l'immediata chiusura del campo, già prevista dall'Amministrazione lo scorso settembre.

Una decisione che ha provocato l'immediata reazione dell'Associazione Rom, che, attraverso una nota, parla di "fascismo, nazismo e razzismo" che "capovolgono la realtà". "Al Camping River - si legge nella nota - gli abusi e le illegalità, il degrado e la criminalità sono stati prodotti dalle politiche e dalle scelte del Sindaco Virginia Raggi". Una dura accusa al sindaco, colpevole, secondo l'Associazione, con il suo "piano Rom" di una "autentica truffa".

Contro Casapound e Comune di Roma l'Anr e il Consiglio nazionale Rsc (Rom, Sinti e Caminanti) hanno così convocato una manifestazione per giovedì 26 aprile in via Tenuta Piccirilli 207, proprio davanti al Camping River. Un contro sit-in di protesta, al quale segue un appello al Questore ed al Prefetto di Roma per vietare la manifestazione antagonista. "Ci appeliamo a 'diritti senza confini' - si legge ancora nella nota - a tutti i sinceri democratici ed antirazzisti, ai laici, a tutte le associazioni ad unirsi a RSC ed alle nostre giuste rivendicazioni".