Roma
Rom sgomberati dal Camping River devastano il centro della Croce Rossa
Marco Milani del sindacato Ugl: “Nella gestione dei nomadi create zone franche di illegalità"
È notizia di queste ore come nel centro di assistenza alloggiativa di Via Ramazzini, gestito dalla Croce Rossa Italiana, si sarebbe registrata un ondata di furti di beni e capi di abbigliamento,, da aggiungersi ai danneggiamenti delle strutture, volte al recupero di rame e materiali ferrosi, in coincidenza con l'arrivo nella struttura, dei nomadi precedentemente sgomberati dal camping River.
Gli episodi, reiterati e crescenti, avrebbero portato i responsabili del centro a presentare una regolare denuncia, anche al fine di poter allontanare gli "assistiti" dalla struttura.
Sull'episodio è intervenuto il Coordinatore Romano della UGL Polizia Locale Marco Milani, che dichiara in una nota: "Che la gestione dei campi nomadi romani sia consistita di fatto nella creazione di terre di nessuno, dove la cultura dell'illegalità abbia prosperato e messo radici, è qualcosa che andiamo denunciando da anni ed a testimoniarlo sono le centinaia di aggressioni, roghi tossici ed altri reati, che con cadenza quasi quotidiana hanno riempito le pagine di ce. Ora, ad accorgersi della difficoltà di gestire queste persone è la Croce Rossa Italiana, un ente che merita la gratitudine ed il rispetto, di tutto il popolo italiano. Purtroppo negli anni passati, a cattive politiche che hanno portato alla realizzazione di "zone franche" dove tutto è permesso, si aggiunge il fatto che nel tentare di far fronte al problema la Polizia Locale di Roma Capitale, sia stata lasciata sola. Un Corpo con paurose carenze di organico, con necessità di una regolamentazione adeguata ai nuovi contesti di sicurezza urbana, cui è stato chiesto di fatto, di fronteggiare da solo anche questioni di Ordine Pubblico.