Roma
Roma 2021, la periferia saluta il Pd: la Lega è già in campagna elettorale
Il partito di Salvini lancia la sfida a Sinistra e M5S in vista delle elezioni comunali del 2021. La campagna partirà dalle periferie: le proposte della Lega
Elezioni Roma 2021, a circa un anno dalle urne la Lega è già in campagna elettorale: per tentare l'assalto al Campidoglio, Matteo Salvini & Co. puntano tutto sulle periferie, prima tanto legate alla Sinistra ed al Pd e ora alla disperata ricerca di un ancora di salvezza capace di dare loro nuova linfa dopo gli anni di amministrazione Raggi-M5S.
Quello del Carroccio, che insieme agli alleati Fratelli d'Italia e Forza Italia puntano alla doppietta Comune di Roma-Regione Lazio, suona come un all-in: puntare tutto sugli “scontenti”, promettendo opere pubbliche ed investimenti, così da fare quel balzo in avanti che gli permetterebbe di non preoccuparsi di un eventuale ballottaggio con la coppia Pd-M5S (se al primo turno i rumors dicono che gli alleati di Governo correranno separati, al ballottaggio un accordo tra le parte pare scontato).
Il progetto della Lega prevede quello di riportare la periferia al centro della politica di sviluppo di Roma. Questo, secondo le menti del Carroccio guidate dal coordinatore romano Claudio Durigon e dai consiglieri capitolini Maurizio Politi e Davide Bordoni, sarà possibile definendo applicando correttamente gli strumenti urbanistici: per la Lega, sono loro il migliore strumento di crescita, di disciplina e controllo del territorio.
“Circa un milione di residenti, un terzo dei cittadini romani vivono in aree, urbanisticamente incompiute, costituite da Zone O, Toponimi, Programmi Integrati, che rappresentano larga parte di quella che è impropriamente definita periferia, ma che, da oltre mezzo secolo, costituisce il cuore dello sviluppo di parte dell’economia cittadina e dove risiede la maggior parte dei romani – dichiarano Durigon, Politi e Bordoni –. La Lega punta a dare spazi di operatività e manovra ai Consorzi dei cittadini e a quelli di autorecupero per sbloccare finalmente la realizzazione delle Opere a scomputo. Dobbiamo recuperare un gap infrastrutturale costituito da centinaia di chilometri di fognature, migliaia di pali della luce, parchi, asili, viabilità pubblica e centri polifunzionali. La Lega metterà in campo la precisa volontà politica di superare l’inerzia e l’inefficienza del Comune e soprattutto la farraginosità delle competenze tra i diversi Enti”.
Risolvere il problema periferie, oltre a sanare una situazione di inaccettabile disparità, per la Lega consentirebbe di rimettere in moto l’economia cittadina, così gravemente colpita dalla crisi, in particolare proprio nel settore dell’edilizia, ridando ossigeno alle piccole e medie imprese ed aumentando i livelli occupazionali.
“È necessario superare la logica dei 5 Stelle che ha tenuto in ostaggio le periferie romane – continuano i tre leghisti –. Urbanistica non è speculazione ma risposte al diritto ad abitare, a vivere in quartieri dotati di servizi primari e secondari, ad avere alloggi dignitosi. È di sicurezza sociale e di qualità della vita che stiamo parlando. Con i 5 stelle si è persa l’idea stessa del 'fare città'”.
Lo scatto definitivo della Lega verso la conquista delle periferie arriverà nel mese di settembre quando lancerà il suo pacchetto completo di proposte in un’Assemblea pubblica dal nome “Le periferie al centro della Città”, un incontro a cui parteciperà anche il leader Salvini.
“L'assemblea sarà aperta a tutte quelle persone desiderose di riscatto, in particolare dei tanti soci dei consorzi presi in giro da Sinistra e 5 Stelle. Una scelta di campo netta della Lega per affermare il diritto al decoro e alla sicurezza per migliaia di cittadini romani”, concludono Durigon, Politi e Bordoni.