Roma
Roma 2021, lo spettro Polverini divide la sinistra. Fassina contro Astorre
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Astorre, segretario Pd apre al “Polveini pensiero” anche su Roma. L'ira di Stefano Fassina: “Troppo disinvolto”
Il Vangelo secondo Bruno Astorre, ex Dc per ci non lo ricordasse e attuale segretario regionale Pd del Lazio, fa saltare i nervi alla sinistra. L'idea di Renata Polveri in configurazione moderata di sinistra o liberaldemocratica, possibile interlocutore per le elezioni di Roma 2021 fa saltare i nervi a Stefano Fassina.
Con un lungo post, Fassina nasconde a malapena l'orticaria di fronte al nome di Renata Polverini: “Sono preoccupanti le parole del senatore Astorre, segretario regionale del Pd Lazio, in merito alle elezioni a Roma. Nella sua intervista ad un grande quotidiano, prospetta il perimetro della possibile coalizione di centro-sinistra soltanto in negativo: no Salvini, no Meloni, no Raggi, senza differenziazioni, nonostante l'alleanza politica con il M5s al livello nazionale".
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E poi il nodo reale: “Astorre riconosce giustamente la portata politica del passaggio sul voto di fiducia al Governo Conte: però, con grande disinvoltura, include Renata Polverini perché ha votato la fiducia e ha rotto con Forza Italia, ma anche Carlo Calenda che invece, con i suoi e +Europa, alla Camera e al Senato, non l'ha votata. Il tavolo dell'Alleanza per Roma, avviato a ottobre dal Pd romano, è stato smontato, nonostante l'importante disponibilità al confronto vero avuta da un qualificato e radicato tessuto associativo della città. Ma nessun problema per il programma, gli interessi economici e sociali da rappresentare, l'universo fuori dalla Ztl da recuperare e il candidato o la candidata da individuare come sintesi riconoscibile e garanzia effettiva del pluralismo della coalizione: facciamo le primarie come una puntata di X-Factor e risolviamo. Caro Bruno, così non andiamo molto lontano”, conclude il post Fassina