Roma
Roma a mano armata, Molè freddato a 33 anni: Corviale, vendetta col "ferro"
Sui social della vittima dell'agguato di lunedì sera il dolore e la rabbia. E c'è chi evoca il ferro”. Chi era Molè, già ferito nel 2014
Freddato a Corviale in un agguato, Cristiano Molè lascia moglie e un figlio piccolo e una scia di rabbia che fa venire i brividi. E' sui social che corre il dolore, insieme a parole che uniscono disperazione e rabbia: “Ti voglio bene... Solo col ferro”. E per i romani il ferro è il sinonimo di pistola.
E col terzo delitto in 3 giorni, su Roma torna l'incubo anzi la paura che si sia riaperta una nuova stagione di violenza e di esecuzioni per il controllo del mercato della droga.
L'ultima vittima, Cristiano Molè, oltre ai racconti social del quartiere, vantava un curriculum di tutto rispetto: già nel 2014 era stato ferito in un agguato perché considerato affiliato al clan Molè di Gioia Tauro, una 'ndrina di primissimo ordine che nel Anni 80 e 90 gestiva l'importazione della cocaina dal Sud America, già alleati dei Piromalli.
Roma in piena emergenza criminalità
E per Roma scatta l'allarme con i Carabinieri che conducono le indagini insieme alla Direzione Distrettuale Antimafia. La “luce” accesa sulla Capitale da parte della DDA è il segnale di una città fuori controllo nella quale i clan hanno messo in piedi una vera guerra per il controllo del traffico di stupefacenti.
Sui social il dolore, la rabbia e la vendetta
Ma torniamo a Corviale e ai social sui quali la vittima viene descritta come un “vero buono”. Scrive uno degli amici: “Penso che solo una settimana fa hai dato un passaggio a Roberto Bobbo Pietravalle al primo... Non ho parole... Mi dispiace troppo è dire poco... Abitavamo vicini..non ti conoscevo nel profondo ma hai lasciato un vuoto incolmabile... Stasera li al 4 era pieno di gente che sperava che c'è la facessi... Riposa in pace amico mio ti voglio bene! Solo col ferro li avresti devastati... Carogne vigliacchi infami luridi vili demoni... Da lassù c'è sempre chi guarda... Cristiano Molè veglia sulla tua famiglia... Non ti dimenticheremo mai... CORVIALE”.