Roma

Roma, al Centro Ricerche Casaccia un test drive per guidare verso il futuro

Ecco la Toyota Mirai: la berlina alimentata a idrogeno che si ricarica in 5 minuti ed emette solo gocce d'acqua

Al Centro Casaccia dell'Enea sarà provata per la prima volta l'auto firmata Toyota che con un'autonomia di 650 chilometri, è alimentata a idrogeno e batte l'inquinamento emettendo solo gocce d'acqua.

La vettura, il cui test drive avrà luogo nel Centro scelto per ospitare la Hydrogen demo Valley, sarà protagonista della chiusura della H2 Summer School, il percorso formativo per 50 studenti organizzato dal Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, in collaborazione con l'Università La Sapienza e l'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica.

Il futuro nelle mani degli studenti

Saranno gli stessi studenti della H2 Summer School a testare la Toyota Mirai, che in giapponese significa proprio “futuro”: è la prima berlina a celle combustibile alimentata a idrogeno e con una ricarica di appena 5 minuti conquista un'autonomia di 650 chilometri, emettendo solo gocce d'acqua. Il test sarà effettuato nella struttura che ospiterà la Hydrogen demo Valley, un polo che, finanziato con 14 milioni di euro dal Ministero della Transizione Ecologica in accordo con la Mission Innovation, avrà l'obiettivo di sviluppare tecnologie, servizi e infrastrutture per dar vita a una filiera nazionale di produzione, trasporto, accumulo e utilizzo di idrogeno.

Monteleone, “Promuovere l'idrogeno: è il futuro”

“L’Enea, con le sue infrastrutture e professionalità, è attiva da anni nella ricerca su idrogeno e celle a combustibile, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una mobilità a zero emissioni”, dichiara Giulia Monteleone, responsabile della divisione ENEA Produzione, Storage e Utilizzo dell’energia. Tuttavia per accelerare la penetrazione dell’idrogeno in questo settore la maturità tecnologica da sola non è sufficiente: è necessario intervenire contestualmente anche sugli aspetti normativi, regolatori e incentivanti favorendo la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno su tutto il territorio nazionale, - conclude Giulia Monteleone - così come è necessario promuovere la cultura dell’idrogeno favorendone la conoscenza e l’accettabilità sociale”