Roma
Roma: Alfio Marchini, chi l'ha visto? Raggi e Meloni, fantasmi del Consiglio
Anche nel 2020 Alfio Marchini conquista il record di assenze in Assemblea Capitolina: 11 volte su 107 riunioni. Dopo di lui Raggi e Meloni
Alfio Marchini è imbattibile: dall'inizio della consiliatura lo sfidante di Virginia Raggi è entrato nella sala Gilio Cesare 11 volte su un totale di 107 sedute del Consiglio Comunale, una seduta in più del limite oltre il quale decadrebbe la sua elezione a consigliere. E l'uomo dei record è al secondo anno consecutivo di podio indiscusso.
Ma a sfogliare i dati sulle presenze dei consiglieri di Roma Capitale, il vezzo di considerare l'assemblea degli eletti una specie di circolo degli scacchi ce l'anno in parecchi. Dopo Marchini missing, seconda in classifica c'è sua eccellenza il sindaco Raggi che si è palesata in aula Giulio Cesare solo 16 volte, con una media mensile di una presenza virgola, visto che nei mesi di aprile, maggio e ottobre, la polvere ha coperto il suo scranno.
Al terzo posto per assenza, Giorgia Meloni. La leader di FdI nel 2020 con 43 presenze è riuscita a recuperare parzialmente la brutta figura del 2019, quando i consiglieri comunali la incontrarono in aula solo 5 volte. Anche la Meloni ha due mesi in cui non l'hanno sentita neanche per telefono, precisamente ad agosto e settembre scorsi, quando la casella delle presenze ha segnato lo zero assoluto.
Si potrà dire che le assenze sono perfettamente giustificate, poiché il Consiglio Comunale nel 2020, anno della pandemia e del lockdown, è stato riunito dal presidente Marcello de Vito sia in “presenza” che invia telematica, raggiungendo la quota stratosferica di 107 sedute, praticamente due volte a settimana, ma le assenze non possono certo essere state giustificate dal traffico o dalla difficoltà di trovare parcheggio.
Per dovere di cronaca riportiamo anche nome e cognome dei magnifici 4, quei consiglieri onnipresenti e che di fronte a Marchini, Raggi e Meloni, o non hano nulla da fare, o soffrono di “dipendenza da assemblea” oppure hanno un senso così alto delle istituzioni che non hanno mai “marcato visita” neanche per due linee di febbre. Sono Roberto Allegretti, Costanza Spampinato e Carlo Maria Chiossi del Movimento Cinque Stelle e Anton Giulio Pelonzi del Pd.