Roma

Roma, assedio alla Raggi “anche a costo di mettere in pericolo la vita”

Il capogruppo M5S Giuliano Pacetti interviene sulla vicenda della nomina di Federica Angeli a delegata per la Legalità. I retroscena inediti

di Giuliano Pacetti *

La superficialità con la quale qualche giornalista e qualche politico trattano la nomina di Federica Angeli a delegata per le periferie, legalità e civismo crea sconcerto. Le argomentazioni sono assai stravaganti, vanno da “la delega ha un costo” a “i grillini non la vogliono”.

Si resta meravigliati nello scoprire che secondo i detrattori Federica Angeli dovrebbe lavorare senza essere pagata. E si resta senza parole nel leggere e sentire che il Movimento 5 Stelle romano non approva la scelta. Ma sanno costoro che, delegittimando due donne sotto scorta, rinforzano il potere di coercizione delle organizzazioni criminali? Sanno che stanno facendo un piacere a chi si è mangiato Roma e vorrebbe tornare a banchettare?

Poi ci sono quelli abituati a demolire più che a costruire, quelli del chissenefrega di due madri, di due donne sotto scorta che hanno fame di legalità. Costoro la mettono sul piano che in passato tra Virginia Raggi e Federica Angeli ci sono state incomprensioni e baruffe. È vero, in passato c’è stata tensione, ma mi sarei aspettato, da chi sostiene tale argomento per delegittimare Federica Angeli e Virginia Raggi, che ne spiegasse i motivi. Io li ho vissuti dall’interno e voglio raccontarveli. A giugno del 2018 Federica Angeli ci attaccò duramente su La Repubblica perché a suo dire la voglia di legalità del Movimento5Stelle era rimasta solo un proclama. Dal suo punto di vista “le dichiarazioni contro gli Spada e gli annunci sugli abusi dei Casamonica non si erano tradotti in atti amministrativi concreti ed efficaci”.

Capii le ragioni della giornalista, della madre esasperata che insieme combatteva per la legalità e per la difesa della sua famiglia, della donna che stava al fronte, di una cittadina di Roma che rischiava in prima persona per ridare dignità ad una città sotto il tacco degli Spada, dei Casamonica, dei Gambacurta, dei clan di San Basilio e di Torbellamonaca e mi espressi pubblicamente e convintamente dando solidarietà e sostegno a Federica Angeli. E quando ad Ostia fu bruciato il portone di un circolo del PD non feci mancare il mio appoggio. Stare dalla parte della legalità ci viene facile ed in questo senso ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte del PD, quasi timoroso che appoggiare la lotta al malaffare equivale ad appoggiare l’azione di Virginia Raggi. Ma cavolo, fate pure liberamente opposizione su tutto, spronateci a fare meglio, ma non riesco ancora a capire perché non ci si schieri sui principi di legalità. All’epoca eravamo consapevoli che il campo largo del centrosinistra non tollerava e non gradiva l’antifascismo del Movimento5Stelle romano, non tollerava e non gradiva la nostra lotta senza quartiere alla corruzione, non tollerava e non gradiva che combattevamo con fermezza il mondo di mezzo di Buzzi e Carminati. Ma non si capisce perché in tanti in privato si complimentavano perché buttavamo giù le ville dei Casamonica, cacciavamo gli Spada dalle case che avevano occupato, restituivamo le spiagge del litorale ai romani liberando il mare di Ostia, ma poi ciò non si tramutava in prese di posizione pubbliche. Mi aspetto che almeno il capogruppo del PD capitolino Pelonzi faccia pubblicamente a Federica Angeli un augurio per un lavoro che è tanto importante quanto delicato per la nostra città.  

Matteo Renzi avrebbe voluto Federica Angeli candidata alle suppletive per la Camera, Carlo Calenda da candidato sindaco l’ha proposta al suo fianco nella sua ipotetica fanta-Giunta, tanto PD e tanta sinistra pensava a lei come Sindaca. Cari signori, ora che riceve un incarico così importante, andrebbe appoggiata e non ignorata, se non addirittura ostacolata. Non siate pavidi e fate sentire la vostra vicinanza a Federica.  Lo scorso 20 ottobre al processo che vede imputato Armando Spada, che nel 2013 disse a Federica che gli avrebbe sparato in testa, c’era Virginia Raggi a darle sostegno e a ribadire come “le istituzioni devono essere vicine a Federica che ha avuto il coraggio di denunciare e questo deve essere di esempio per tutti”. Se Renzi, Calenda e parte del “campo largo” fanno gli smemorati, peggio mi sento dall’altra parte della barricata. Il plotone di esecuzione del centrodestra schiera due politiche donne, delle quali per carità di patria non faccio i nomi. Una è della Lega ed ha l’impudicizia di dire che la delega a Federica Angeli è insensata, l’altra è di Fratelli d’Italia e ricalca il copione riaffermando che si tratta di nomina insensata. Siamo alla fiera della velleità e della fantasia. L’insensatezza (udite! udite!) starebbe nel fatto che Federica Angeli ha incontrato il rapper 1727wrldstar, quello che a 110 km orari si era immortalato mentre andava a sbattere contro un muro. Ma secondo voi, è possibile che si critichi una donna che ha la delega al civismo e che, in primis come madre, vuole andare a fondo sulla storia di un ragazzo di 23 anni che ha tanti followers perché si comporta da incivile? 

Che amarezza il pensiero vuoto di una politica politicante che è capace solo di distruggere!!!

*Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Assemblea Capitolina
e Consigliere delegato dell’Area Metropolitana di Roma