Roma assordante, inquinamento acustico oltre i limiti: il dossier Legambiente
L’associazione ecologista rivela una città sempre più caotica, a rischio la salute dei cittadini
di Massimiliano Martinelli
Non è l’ennesimo scandalo ad investire la città eterna, ma la notizia è di quelle destinate a far rumore: Roma si rivela anche la capitale dell’inquinamento acustico, parola di Legambiente. La nota associazione ambientalista ha infatti presentato “ROMA FUORI DECIBEL”, un dossier interamente incentrato su questo tema.
Lo studio effettuato da Legambiente ha coinvolto 42 luoghi diversi di Roma, con 78 monitoraggi eseguiti dall’8 al 14 novembre. Nel 54,4% dei casi i monitoraggi rivelano valori superiori ai limiti di legge, con l’area del Colosseo a guidare questa speciale classifica con ben 76 decibel. Seguono poi Viale Regina Margherita, davanti al Policlinico, con 74 decibel e Via di San Gregorio a quota 73.
A questa speciale classifica l’associazione ha allegato gli effetti più comuni dell’inquinamento acustico, nocivo per la salute dell’uomo. Al di sopra dei settanta decibel assistiamo difatti a diversi sintomi, tra i quali possiamo annoverare: tachicardia, palpitazioni, vasocostrizione periferica e aumento della pressione arteriosa, aumento del rischio di infarto e altre malattie circolatorie.
I risultati di questo dossier rivelano così una città sempre più vittima del traffico e del frastuono, che attanagliano ormai il centro come le periferie. Una situazione non più sostenibile secondo Roberto Sacchi, presidente di Legambiente Lazio: “Roma è prigioniera delle auto e del rumore che generano. Bisogna liberare dal traffico e dal chiasso i luoghi sensibili come ospedali e scuole. Allarmanti dati al Colosseo dove il frastuono è veramente oltre tutti i limiti, bisogna subito pedonalizzare la Piazza circostante e Via di San Gregorio fino al Circo Massimo. Intorno all’Anfiteatro Flavio tutti i prelievi effettuati tracciano un profilo allarmante in termini di inquinamento acustico, eppure lì è già prevista la pedonalizzazione completa dell’area secondo la delibera di iniziativa popolare votata oltre due anni fa in assemblea capitolina e da lì deve passare il Grab. Gli strumenti amministrativi ci sono tutti, ora bisogna salvare il Colosseo.”
La pedonalizzazione dell’area del Colosseo, promessa ormai due anni fa, risulta così ad oggi solo parzialmente attuata, con la felice eccezione di Via dei Fori. Legambiente sottolinea quindi la pericolosità della situazione dal punto di vista della salute, nonché il futuro passaggio del Grande raccordo anulare delle bici(GRAB) proprio da quella zona: Via dei Fori e Circo Massimo.
Allontanare le auto, e i seguenti rischi di inquinamento, l’obiettivo degli uomini del cigno verde, che rendono note altre zone al di fuori dei limiti consentiti. Il monitoraggio evidenzia infatti rumori eccessivi in Largo di Santa Susanna, Piazza della Repubblica, Via Nazionale, Via dei Serpenti, Via degli Annibaldi, Lungotevere all’altezza dell’ospedale Fatebene Fratelli e Via Portuense tra lo European Hospital e il San Camillo Forlanini. Tutte le rilevazioni sono state effettuate in un orario centrale della giornata, nel tentativo di dare così un risultato più imparziale sul rumore al quale i cittadini romani sono sottoposti tutti i giorni.