Roma

Roma, assunti dal Comune in base al cognome, De Santis, m5s: “È una vergogna”

Il consigliere del m5s si indigna sull'idoneità che sarà decisa secondo l'ordine alfabetico, “Serve trasparenza”

I tecnici che si occuperanno del Pnrr al Comune selezionati per cognome e De Santis si scaglia contro il bando che ha ucciso la meritocrazia.

Il consigliere della lista Civica Raggi Antonio De Santis aveva già denunciato lo scorso giugno il “concorso delle beffe” e torna all'attacco sul caso sollevato da Affaritaliani.it.

“Sembra una commedia di Ionesco”

“Con la conclusione della selezione legata ai tecnici del Pnrr si e' consumato il pasticcio del 'concorso delle beffe' che avevo denunciato nella prima decade dello scorso giugno – aprie il consigliere capitolino-. E' stato infatti pubblicato l'elenco, in ordine alfabetico, degli idonei. Con un bando surreale degno di una commedia di Ionesco, l'area metropolitana seleziona un elenco di idonei, unico requisito avere ottenuto un punteggio di almeno 21/30 alle prove da assumere in Roma Capitale, che risulta l'unico ente convenzionato con l'ex provincia. Sto parlando - prosegue Antonio De Santis- di un iter anomalo quanto ai principi meritocratici posti alla base dei concorsi pubblici, per cui il Campidoglio ha delegato all'area metropolitana la selezione di un gruppo di risorse umane che dovranno seguire e rendicontare i progetti del Pnrr".

“Il bello viene adesso, sarà il caos su chi sarà chiamato per primo”

Il concorso è completamente "anomalo – continua la nota di De Santis - perche' non e' stata creata una graduatoria ma un elenco in ordine alfabetico degli ammessi dal quale Roma Capitale peschera', dando la relativa priorita' all'uno o l'altro candidato, non si sa bene in base a cosa. Per ora - prosegue - bisogna accontentarsi di una lista in ordine alfabetico. Ma il bello viene adesso. Chi verra' chiamato per primo? In base a cosa? Roma Capitale necessita di nuove risorse e competenze. E' una buona notizia se ci saranno nuovi ingressi - conclude -, ma sarebbe molto piu' lineare fare concorsi pubblici meno artificiosi e piu' trasparenti".